Il J-Stadium ha rappresentato una novità per il calcio italiano. La Juventus è stato il primo club a inaugurare uno stadio di proprietà ma, negli anni, il processo di evoluzione e sguardo al futuro (oltre che ai top club esteri) non si è arrestato.

Marchio nuovo prima e, ultimo in ordine temporale, il nuovo centro sportivo della Continassa, il club bianconero non si arresta e di anno in anno sorprende e si pone passi avanti rispetto agli altri club italiani.

La Juve non solo è il primo club italiano a giocare in uno stadio di proprietà ma anche primo club italiano che ha investito nel settore femminile e che annovera, da questa stagione, una squadra B.

In questa ottica all’avanguardia, il club sta pensando alla costruzione di un secondo impianto (dalla capienza di circa 5-6 mila posti) da dedicare alle partite della squadra B, della formazione femminile ma anche per le gare della Primavera in Youth League: un’idea che guarda e si ispira ad alcune tra le grandi realtà d’Europa.

Il secondo impianto sorgerebbe nei pressi del quartier generale bianconero sarebbe, dunque, adiacente allo Stadium per avvicinare le realtà minori di casa Juventus alla prima squadra.

La zona in cui si pensa di realizzare il progetto al momento non è di proprietà dei bianconeri: sarà dunque necessario parlare con il Comune di Torino che potrebbe vedere un’area al momento quasi abbandonata rinascere.

Per adesso nulla di concreto, solo una idea… Sicuramente allettante e innovativa per l’Italia che, sopratutto in termini di impianti sportivi è ancira troppo indietro.

Caterina Autiero