Le scommesse fanno parte integrante del mondo sportivo, questo si sa. Ma chi l’avrebbe mai detto che qualcuno si fosse potuto mettere in saccoccia un cospicuo bottino puntando su un papabile morso di Suarez? Sì, avete capito bene. Il noto attaccante uruguaiano, di azzannare le parti del corpo avversarie neanche fosse Hannibal Lecter, ce l’ha per vizio. E gli scommettitori non hanno perso l’occasione di dare fondo ai portafogli. Del resto… perché il giocatore famelico non avrebbe dovuto mordere proprio nel match che valeva la qualificazione agli ottavi di finale? Perché non avrebbe dovuto mordere Giorgio Chiellini con tanto di tatuaggio dentato sulla spalla? E, soprattutto, perché l’arbitro incaricato di vigilare il corretto andamento della partita avrebbe dovuto accorgersene? Domande da un milione di dollari…

Le giocate sul morso di Suarez sono partite con Betsson, un sito di scommesse con sede a Malta. Stando a quanto riferito a ESPN dal manager, Andrea Bardun, sarebbero stati 167 gli scommettitori che, prima del match tra Italia e Uruguay, hanno puntato quattrini su un probabile morso del “The Jaw”, com’è stato ribattezzato l’attaccante del Liverpool dai giornali inglesi. La vincita più alta è stata quella di un norvegese (di cui, per motivi legati alla privacy, non sono state rivelate le generalità), che si è portato a casa oltre 2400 euro. Qualche tempo fa, Thomas Fawcett, psicologo sportivo dell’università inglese di Salford, riferendosi proprio alla violenza canina di Suarez, l’aveva preannunciato: “Il morso è un impulso spontaneo e non pianificato“… ci ricascherà. Detto, fatto. L’attaccante uruguaiano ha colpito ancora. E mentre da una parte, in Brasile, una spalla italiana imprecava di dolore, dall’altra, in Norvegia, uno scommettitore, molto probabilmente, rideva a crepapelle… e si allisciava il portafoglio.

Eleonora Tesconi