La trattativa per la vendita e il rilancio del Milan ha dato nuova linfa alla società rossonera, che guarda al futuro. Nuovo assetto societario e nuova squadra, capitanata da un vero leader, che possa guidare i compagni. E l’ideale in tal senso porta nome di Zlatan Ibrahimovic, quel fenomeno svedese che sancì la fine di un’era, quando nell’estate 2012 fu ceduto al Psg per esigenze di bilancio. Proprio così, si prospetta all’orizzonte un clamoroso ritorno dello svedese a Milanello.

Secondo “Tuttosport” il recente contatto tra Adriano Galliani e Mino Raiola avrebbe riaperto le porte per il suo trasferimento in rossonero. L’affare sarebbe possibile se l’AD rossonero potesse attingere da nuove risorse economiche, magari grazie al sostegno di Doyen Sports, che dovrebbe essere l’advisor per il calciomercato dalla prossima estate. Ibra a Milano ha lasciato un pezzo di cuore. È andato via per ragioni economiche, altrimenti non avrebbe mai lasciato il Milan. A Parigi si è ambientato bene, ha continuato a segnare e vincere, ma qualcosa nell’ultima stagione si è rotto. Secondo molti Ibrahimovic lascerà il Psg e nell’ultimo periodo la società meneghina ha cominciato a pensarci. Galliani ha intensificato gli incontri con Raiola, non soltanto per parlare del rinnovo di Abate. Il Milan rivuole Ibrahimovic perché per trasformare una squadra da metà classifica a una da zona Champions, l’innesto dell’ex rossonero potrebbe rivelarsi fondamentale. Sembra un affare già fatto quindi, ma c’è un problema: l’ingaggio. Attualmente il suo cachet ammonta a 14 milioni netti, con un solo anno residuo di contratto. L’offerta del Milan per lo svedese è di 7 milioni di euro più bonus, con la promessa di avere la maglia numero 10 e diventare il capitano rossonero. I francesi potrebbero aiutare la riuscita dell’affare con una buonuscita, oltre a cedere il cartellino gratis o quasi. A fargli posto in attacco sarebbe Mattia Destro, per il quale i rossoneri non hanno intenzione di spendere i 16 milioni di euro previsti nel riscatto dalla Roma.

Ma a 34 anni ne vale la pena? Potreste pensare voi. Certo è innegabile che un colpo di mercato di questo livello avrebbe un impatto mediatico e un significato di rilancio potentissimo per la società di via Aldo Rossi, che sta cominciando ad accarezzare seriamente un sogno, che sembra tutt’altro che irrealizzabile.

Barbara Roviello Ghiringhelli