Era il 12 maggio 1985: l’Hellas Verona conquistava il primo e unico scudetto della sua storia. Quel Verona, guidato da Osvaldo Bagnoli, pareggiò 1-1 a Bergamo e con un turno di anticipo conquistò il tricolore. Ancora oggi, a distanza di trent’anni, lo scudetto della squadra scaligera viene ricordato come uno dei momenti più “romantici” del calcio italiano. Una vittoria inaspettata che interruppe lo strapotere dei grandi club e che portò, come a inizio Novecento, una “provinciale” a vincere il titolo di Campione d’Italia.

Una stagione, quella ’84/’85, movimentata fin dall’inizio da veri e propri colpi di mercato. Uno su tutti l’arrivo di Maradona a Napoli, giovane campione argentino del Barcellona, pagato da Ferlaino la bellezza di 13 miliardi di lire e accolto nel luglio del 1984 da più settantamila tifosi allo stadio San Paolo. Mercato, quell’estate, monopolizzato dal “colpaccio” partenopeo, ma che vide comunque le altre compagini di serie A acquistare talenti di primissimo piano. Ricordiamo Rummenigge all’Inter, Socrates alla Fiorentina, Jùnior al Torino, Wilkins e Hateley al Milan e, soprattutto, la coppia Briegel-Elkjaer al Verona.

Quest’ultima, vantando nelle ultime stagioni ottimi piazzamenti nella classifica di serie A con tanto di Coppa Italia vinta, tutto poteva immaginare tranne che uno scudetto. Un campionato iniziato subito alla grande con la vittoria sul Napoli di Maradona alla prima giornata, con la vittoria sulla Juventus alla quinta e corredata da prestazioni importanti nei momenti clou della stagione. Molti si ricorderanno di quel 5-3 al Friuli di Udine in cui la squadra di Bagnoli, con una clamorosa rimonta, ottenne due punti importanti per continuare a sognare (all’epoca non esistevano ancora i tre punti a vittoria), oppure delle tre vittorie consecutive con Roma, Fiorentina e Cremonese, vittorie che portarono l’Hellas in vetta alla classifica in solitaria a sette giornate dal termine. E poi lo scudetto, giusto trent’anni fa, a incoronare il Verona Campione d’Italia, dopo anni di dominio bianconero.

Verona_scudetto_Bagnoli

15 vittorie, 13 pareggi e 2 sconfitte, per un totale di 43 punti in classifica: questo il bottino di quello storico Verona. Garella, Ferroni, Marangon, Briegel, Fontolan, Tricella, Fanna, Volpati, Galderisi, Di Gennaro, Elkjaer, i protagonisti dello scudetto, guidati da Osvaldo Bagnoli che, come riporta il libro “Verona Campione!”, affermò: “Il fatto che in quella stagione tutto abbia funzionato a meraviglia, mai un ingranaggio fuori posto, è stato merito anche di chi aveva il più semplice degli incarichi e che tassello dopo tassello ha contribuito a rendere reale ciò che tutti consideravano un grande sogno.” 

Una stagione perfetta e senza intoppi che ha portato una “provinciale” a vincere il tricolore, una cosa che, diciamoci la verità, difficilmente potrà ripetersi in serie A.

Martina Giuliano