“Ci sono persone che non credono che
una donna nera dovrebbe guidare
l’amministrazione della Fifa.”

FATMA SAMOURA, è stata la prima donna a diventare Segretario Generale della FIFA, nel 2016, a seguito della nomina del presidente Gianni Infantino. 

Senegalese, classe 1962, Samoura ha infranto ogni tipo di discriminazione arrivando, con la sua troppo spesso denigrata pelle scura, tra i vertici di un’organizzazione dominata dagli uomini.

Prima di allora, amavo già lo sport perché sono stato sposato per trenta anni con un ex calciatore del Senegal“, dice, a margine dell’edizione 2019 a Parigi della conferenza Think Football.

Avere nominato una segretaria generale femminile per la prima volta nella storia della Fifa, 112 anni dopo la sua creazione nel 1904, significa che il calcio si sta posizionando come uno sport globale, uno sport in cui pensare che la diversità sia un contributo positivo per la società “, spiega la senegalese.

Fatma Samoura
Forbes

Nel 2018 la rivista Forbes l’ha classificata alla posizione numero 1 delle donne più potenti nel mondo dello sport ma, prima di arrivare a tale riconoscimento, Samoura ha dovoto superare numerosi ostacoli.

Prima di lavorare nel mondo del calcio ha ricoperto vari ruoli alle Nazioni Unite e molti, infatti, non erano molto convinti che  fosse adatta per ricoprire un ruolo così importante nella Fifa.

“Nessuno si domanda se un uomo, quando ottiene una posizione di prestigio, è capace a ricoprirla. Si dà per scontato che lui possa fare quel lavoro. Una donna invece, per arrivare in cima, deve dimostrare ogni singolo giorno di essere idonea per quel ruolo.”

Samira, durante la crisi dovuta allo scandalo corruzione della Fifa, ha supervisionato la riforma dell’organo direttivo: riportare un po’ di umanità in un mondo miliardario scosso da una serie di scandali sulla corruzione è stato uno dei suoi primi compiti.

Nel 2018 è vittima di alcune accuse di conflitto di interessi.
Un articolo della BBC  assicurava che la polizia interna della FIFA avesse aperto un’indagine a suo carico per non aver dichiarato di avere avuto un rapporto ipotetico e vago con il calciatore senegalese El Hadji Diouf, ambasciatore della candidatura del Marocco per l’organizzazione dei Mondiali del 2026.
Un legame negato dalla stessa che archivia le accuse e continua a lavorare.

“Una donna deve impegnarsi il doppio
e non può permettersi di fare errori.”

Fatma Samoura
profilo twitter ufficiale Fatma Samoura

Lei lo sa e sa quanto le calciatrici, in quanto donne, subiscano questa assurda ‘legge della vita’. Ed è per questo che una delle sue grandi priorità è il sostegno massimo al calcio femminile.

“Credo che sia iniziata la marcia verso l’uguaglianza.
Ci vorrà del tempo. Potrei non essere lì il giorno in cui si raggiungerà la parità tra uomini e donne nella pratica del calcio. Ma almeno avrò contribuito a spargere i semi che lo porteranno”.