Cori agli stadi, lancio di banane, i versi e poi ci sono queste parole: “frocio” e “lesbica”, usati per ironizzare, per prendere in giro, per offendere. Già per offendere. Gli stadi oggi giorno sono diventati il luogo dove tutto si può. Si può prendere in giro, si può bestemmiare, si può dare sfogo agli impulsi più reconditi della rabbia umana. Ma quali conseguenze mediatiche possono portare simili termini quando a usarli non sono più i tifosi, ma gli allenatori stessi? I cosiddetti “grandi”, gli “adulti”:  quegli adulti che dovrebbero essere maestri di vita e di sport di quelle stesse persone che ogni domenica ironizzano sul colore della pelle, che lanciano le banane, che imitano i versi delle scimmie.

A pochi mesi di distanza da un’affermazione sessista che fece il giro del mondo, quella di Felice Belloli che si riferì alle calciatrici usando il termine di “lesbiche”, arriva lo scivolone di Maurizio Sarri, attuale tecnico del Napoli, che durante un litigio con Mancini nel corso della partita di Coppa Italia di ieri sera,  ha usato verso il tecnico nerazzurro, fra le tante, anche la parola “frocio”.

Non sono mancati  a iniziare da questa mattina, messaggi di indignazione da parte di giornalisti e personaggi dello spettacolo. Noi di Gol di TaccoASpillo, che da sempre adotta una linea editoriale legata all’etica e al fair play, abbiamo deciso di contattare per una veloce chiacchierata Vladimir Luxuria, paladina dei diritti della comunità GLBT.

Vladimir, siamo nel 2016, ma ancora vengono usati termini come “frocio” per colpire un individuo…

Certo, una frase buttata lì giusto per offendere senza nemmeno sospettare quali conseguenze possa causare. Un po’ come fanno gli uomini  quando non sanno come giustificarsi con le mogli. Non sanno che dire e allora liberano cavolate.  Si insultano da soli, perché è la dimostrazione piena di mancanza di argomenti, di grettezza.  Devo dire poi che sentire usare questo termine da parte di un’allenatore mette una profonda tristezza. Come  potrà da adesso in poi rimproverare quei tifosi che usano cori razzisti per offendere gli avversari? Che credibilità potrà ora avere? Peggio ancora la sua giustificazione! Lo sport è rispetto! Lui ha dimostrato di non essere uno sportivo. E l’epilogo è sempre lo stesso, quello di far finta di nulla davanti a certe dichiarazioni grette e volgari!

Secondo Sarri, sono solo “parole che rimangono in campo”... 

Sì in campo davanti alle telecamere, ai giornalisti, al pubblico. Davanti ai ragazzini che già usano queste parole. Vergognoso e assolutamente diseducativo!

Un episodio che fa seguito alla frase sessista di Belloli, secondo il quale non bisognerebbe finanziare “le lesbiche”, riferendosi al calcio femminile…

Purtroppo dopo tutte queste dichiarazioni adesso capisco perché un calciatore non fa coming out! Sono terrorizzati! La risposta di Mancini è stata forte, molto elegante e intelligente, da persona più aperta. Mentre temo che pur di dare ragione al Napoli e a Sarri adesso tutti i tifosi diventeranno omofobi e lo giustificheranno pure. 

Si parlava di mesi di sospensione, invece secondo gli ultimi aggiornamenti si tratterà solo di qualche giornata…

Devo dire che è un insulto ancora maggiore quello della giustizia sportiva. Dalla serie “cornuti e mazziati”.  Era meglio che l’assolvevano del tutto, era meno presa per il c***!  Strofinano la macchia ma invece di levarla, la fanno diventare più  larga. 

Quale dovrebbe essere la giusta risposta del Napoli, secondo lei?

Vorrei che almeno un calciatore del Napoli indossasse i colori dell’arcobaleno. Dovrebbero dimostrare coraggio e smarcarsi da parole così offensive.

Quanta strada deve fare ancora l’Italia?

Tanta purtroppo! Da noi tutto questo passa come una battuta, con una stretta di mano.  In altri luoghi la gente non sarebbe in campo,  ma a coltivare le patate!

Giusy Genovese