La primavera sta arrivando eppure ad Appiano Gentile l’inverno non accinge ad andarsene. Le temperature restano gelide: a -5 dal terzo posto la squadra di Mancini non è ancora riuscita a metabolizzare il repentino sbalzo di temperatura: in meno di due mesi è passata dall’essere capolista a -13 dalla vetta. L’interista però, è tenace e caparbio e “Nè sconfitta, nè vittoria che tanto è sempre la stessa storia” possono spegnere l’amore per i colori. Ecco perché vogliamo dar voce a chi, la domenica, sta dall’altra parte del campo, deluso ma sempre innamorato.

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Per disgelare l’algido clima della Pinetina abbiamo fatto due chiacchiere con il blogger e opinionista, oltre che super tifoso interista Luca MastrangeloDiventato popolare sul web, oggi collabora con Ciccio Valenti su La3 nel programma Supporters e partecipa a programmi tv e web quali Obiettivo Inter su InterSupporters.tv come opinionista.

L’Inter, contro la Juve, ha preso gol al primo minuto della ripresa e ha avuto un palese crollo consegnando la partita all’avversario. Al derby, dopo il rigore sbagliato da Icardi è arrivato il raddoppio del Milan e la squadra di Mancini si è disintegrata. Che chiave di lettura daresti a tale atteggiamento?

Il primo tempo contro la Juve non mi è dispiaciuto ma il vero problema è che siamo abituati a vedere un’ Inter che gioca talmente male (o malino) che se non è malvagia ci sembra quasi che abbia giocato bene. Sicuramente c’è anche un problema di mentalità soprattutto se ripensiamo alla squadra del triplete in cui c’erano giocatori che se prendevano gol cacciavano gli attributi e reagivano. Molti giocatori dell’attuale rosa, purtroppo, sono mediocri , oltre che con i piedi anche con la testa, quindi faticano a reagire. Icardi non mi sta piacendo perché è vero che non gli arrivano palloni ma dà fastidio l’atteggiamento generale: fuori dal campo può fare ciò che vuole però Zanetti, ad esempio, era un altro tipo di capitano. Lui, invece, è il capitano dell’Inter che, all’indomani della partita contro la Fiorentina in cui la squadra ha perso – una partita fondamentale- , ha postato le foto in vacanza come se niente fosse. Ai tifosi questo non piace!

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Sei d’accordo con Ausilio che difende Mancini e dice che la colpa non è dell’allenatore ma di tutta la squadra e dovrebbe essere compito di tutti riprendere in mano la situazione? Pensi che le colpe siano da attribuire solo ai risultati del campo o credi che anche a livello societario pesano determinate decisioni?

Quando sento parlare Mancini e Ausilio mi sembra come se fossero una cosa sola. Ausilio sta sempre dalla parte dell’allenatore così come Thohir e la società hanno sempre difeso a spada tratta Mancini e credo sia la cosa giusta da fare almeno fino a giugno, poi la società farà le sue valutazioni in base ai risultati ottenuti. Quando si vince i meriti bisogna dividerli, quando si perde non può essere solo colpa dell’allenatore: sicuramente anche la squadra ha le sue responsabilità. Confesso che quando è arrivato Mancini ero molto contento però adesso, a distanza di un anno e mezzo dal suo arrivo, a livello di gioco e di tante altre cose, mi aspettavo qualcosa in più. Da fan di Mancini quale sono, sono un pò deluso da lui […] Ausilio è stato molto duro domenica io non ho visto giocatori che tiravano indietro la gamba o che non si impegnassero: delle volte ti puoi anche impegnare e avere tutta la grinta che vuoi ma se l’avversario è più forte di te … se D’Ambrosio ti fa un errore da terza categoria c’è poco da fare. L’Inter ha tanti buoni giocatori ma anche tanti giocatori giocano spesso titolari che non sono da Inter. E’ ancora molto migliorabile la squadra, ha dei ruoli in cui è scoperta e in cui ci sono giocatori con i quali non si può lottare per arrivare terzi. Ogni settimana cambiamo terzini, forse l’unico discreto è Telles.

Nella prima parte di stagione la squadra non costruiva un bel gioco, difendeva e in avanti si vedeva poco. Adesso rischia di più in fase offensiva ma rispetto alla prima parte di stagione in difesa non è più solida. Come te lo spieghi?

Diciamo che è sbagliato pensare che la fase difensiva la debbano fare solo i quattro dietro: la fase difensiva parte dagli attaccanti (che devono pressare) poi ovviamente il centrocampo deve dare da una mano. Se tutti fanno una corsa in più l’uno per l’altro -come si faceva prima di Natale-, la situazione muterebbe. E’ vero che l’inter non aveva un gioco brillante però i giocatori giocavano con il coltello fra i denti: Melo era un altro Melo, idem Brozovic, Medel era in uno stato di forma fisica molto buono e tutti facevano una cosa in più per l’altro adesso, invece, questa cattiveria, questo darsi una mano l’un l’altro non c’è più. Prima i difetti di gioco venivano sopperiti dalla cattiveria agonistica, adesso mancando questa cosa manca un elemento fondamentale e il castello di sabbia si sta un tantino sgretolando.

Da capolista a quinto posto è uno scivolone deludente, specie se il tutto accade in poco tempo e così drasticamente. Ti aspettavi un andamento così antitetico rispetto alla prima parte di stagione?

Dopo la partita con la Lazio son venute fuori tante voci, litigate nello spogliatoio, Jovetic e Ljajic han litigato con Mancini, Melo con Icardi, non so quanto possano esser vere nè conosco la gravità delle liti però da quella partita lo spogliatoio sembra non sia più unito come prima. I giocatori che sono stati indicati come gli artefici di queste presunte litigate sono poi stati accantonati vedi Jovetic e Ljajic che adesso sono in fondo alle gerarchie d’attacco dell’allenatore. Questo mi fa pensare che non ci sia più l’armonia che c’era prima all’interno dello spogliatoio e quando viene meno l’armonia nello spogliatoio viene a mancare qualcosa di fondamentale e da quella partita contro la Lazio c’è stato un calo inesorabile.

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Credi si possa uscire da questa “crisi”?

Io di natura sono positivo, vedo il bicchiere sempre mezzo pieno; la Champions è a 5 punti: se i giocatori si rendono conto che tutto è ancora possibile, che ci sono ancora tantissime partite e punti in palio e ricominciassero ad avere la voglia e la grinta che avevano all’inizio, secondo me la barca si può ancora un minimo raddrizzare, magari non arriveremo terzi però bisogna provarci!

Quindi, deduciamo che, secondo te, si può sperare ancora nel terzo posto?

L’Inter ha due partite in casa fondamentali che non sono scontate. Se facesse sei punti le due vittorie ridarebbero morale, attenuerebbero tutte le polemiche mediatiche e si potrebbe parlare di un finale di stagione dignitoso… l’Inter aiuti a vincere l’Inter. Saranno decisive le prossime partite (in casa) … se le dovesse fallire credo sarebbe molto difficile arrivare terzi.

Quale scenario potrebbe verificarsi a fine campionato se non dovesse esser raggiunto l’obiettivo? 

Ci sono tanti commercialisti in giro e tanti giornalisti che si divertono a dire che se l’Inter non dovesse arrivare in Europa fallirebbe; c’è chi ha detto che si corre il rischio di un “Parma bis” ma mi sembrano fantasie. E’ chiaro che se non dovessero arrivare i soldi della Champions, dovranno arrivare da qualche altra parte… Handanovic, Icardi, Murillo, Brozovic sono bravi giocatori appetibili sul mercato: un paio di cessioni dolorose e la situazione rientrerebbe.

Un nome, concretamente fattibile a livello finanziario, che potrebbe fare la differenza?

Serve un centrocampista con i piedi buoni che sappia organizzare la manovra, sappia far partire l’azione e che sia mentalmente da Inter. I registi in questo momento sono merce rara, costano tanto e disponibili ce ne sono davvero pochi. Biglia della Lazio mi piace molto nonostante quest’anno sia altalenante come un po’ tutta la Lazio, credo che potrebbe fare bene ai nerazzurri.

Cosa ne pensi del rumore mediatico creato sulla notizia smentita dallo stesso Thohir circa la cessione? Pensi possa aver influito sull’ambiente ?

No, credo i giocatori non siano condizionati da queste voci anche perché non penso siano vere; non credo possano essere d’impatto sul campo o che vadano a intaccare il rendimento dello spogliatoio. A livello mediatico l’Inter viene spesso massacrata. Che Thohir stia cercando dei partner lo sanno tutti, ha ribadito che se qualcuno vuole farsi avanti per delle quote dell’Inter, se c’è da vendere un 5% lo può anche fare, però l’Inter non è in vendita così come vogliono far credere certi giornali.

Egle Patané