In esclusiva sulle pagine di Gol di Tacco ASpillo, il direttore di Hellaslive.it Alberto Fabbri ci racconta i motivi della crisi dei veronesi e come sarà il derby che vedremo fra qualche ora

 

Il derby della speranza, potremmo definire così il derby della Scala che andrà in scena questa sera alle 2045. Due squadre speranzose di far risultato, il Chievo per una salvezza tranquilla, l’Hellas per non perdere definitivamente la speranza di rimanere in Serie A. Ne parliamo con Alberto Fabbri, editore e direttore responsabile di Hellaslive.it.

Entrambe le squadre arrivano al match dopo un lungo periodo di crisi: nessuna può permettersi di perdere. Che derby vedremo?

Il  Verona ormai ha sempre meno possibilità di sbagliare, fra le due squadre è sicuramente quella di Pecchia a essere più carente in termini di gioco e di risultati.  Prevedo un derby tirato, entrambe le squadre vengono da sconfitte, i clivensi però possono  permettersi anche un pareggio; l’Hellas invece deve assolutamente fare risultato per mantenere vive le speranze di salvezza. Le giornate a disposizione sono sempre meno, ne mancano soltanto 11. Non si può più sbagliare.

Su chi dovrà puntare Pecchia per portare a casa i 3 punti?

Sulla squadra più che sui singoli. L’Hellas non ha più un leader carismatico, non ha un Luca Toni del passato, non ha un singolo che possa primeggiare. La sfida sarà a centrocampo, nella zona nevralgica del campo. Vedo una  partita molto nervosa, potrebbe finire  con tante reti; è difficile che possa terminare a reti inviolate.  Il Verona fra l’altro deve recriminare qualcosa della partita d’andata. E’ rimasto l’amaro in bocca per quel 3 a 2 proprio sul finale.

Cosa non sta funzionando in questo periodo?

Nicolas ha rilasciato alcune dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport, una fra tutte il bisogno di una maggiore continuità. Una dichiarazione che lascia ben pensare. Serve una mentalità diversa e una continuità di risultati. Pecchia non ha trovato un’identità di gioco nuda e cruda, ha cambiato troppe volte gioco, poi ci sono state varie vicissitudini, Pazzini su tutti. Per non parlare degli infortuni: Cerci salta la decima partita; i vari problemi di organico dovuti al mercato di gennaio che ha visto andare via molti punti fermi sostituiti da giocatori che non hanno dato quell’apporto sperato in termini numerici. Ad esempio ci si aspetta qualcosa in più da Petkovic.

Abbiamo visto molti esoneri quest’anno. Pecchia è stato molte volte sul punto di essere allontanato, invece gli è stata sempre rinnovata la fiducia…

Setti è stato molto chiaro in passato: crede nel lavoro di Fabio Pecchia.  Lui e Fusco hanno scommesso su questo giovane allenatore e hanno deciso di riconfermarlo, nonostante in Serie A siano stati esonerati allenatori per molto meno. Quando sembrava essere arrivato il momento di un suo esonero,  ecco la vittoria. Un esempio su tutti: i 3 punti contro il Sassuolo. La società forse non aveva nemmeno una valida alternativa.

Pensi che giovani come Kean possano risollevare la squadra?

 Kean potrebbe rimanere nel Verona se dovessimo rimanere in Serie A. E’ stata una scommessa perché puntare su un minorenne è un rischio molto azzardato. In futuro sarà sicuramente lontano da Verona, per lui è una palestra così come lo è per Pecchia. Crescere in una categoria importante pur non avendo esperienza. Da Ferrara in poi è emerso Simone Calvano classe 93 che ha trovato sempre più spazio dopo il suo esordio contro il Torino. Un giovane che sta dimostrando essere di ottima caratura. L’anno prossimo si potrebbe decidere di iniziare da lui. Fares mi piace per la sua  duttilità, ma ha mercato. Poi c’è Valoti, protagonista di una doppietta contro il Torino. Il Verona sui giovani ci crede e ci punta, ma vanno gestiti con la dovuta parsimonia, altrimenti rischi di bruciarli tutti. Poi molto dipenderà anche dalla categoria in cui si giocherà il prossimo anno.

Da dove deve ricominciare l’Hellas?

Dalla chiarezza della società, i dirigenti devono esternare da subito i programmi societari in maniera diretta. Se non ci sono possibilità economiche lo dicano chiaramente. Il pubblico veronese è attaccato ai colori, li ha  sempre seguiti in qualunque categoria abbiano giocato.  Lo zoccolo duro ce lo abbiamo, abbiamo solo bisogno di chiarezza. L’Hellas da oggi in poi deve seguire la linea dei patti chiari e amicizia lunga. La politica societaria deve puntare sul bacino dei tifosi che sono il dodicesimo uomo in campo. Nell’ultimo periodo sembrerebbe ci sia un maggiore contatto con il pubblico. Setti ha rilasciato alcune dichiarazioni dove si è raccontato e sembrerebbe che abbia capito i suoi errori e  cosa vuol dire essere presidente del Verona. Il pubblico vuole chiarezza, mi auguro continui anche in futuro.

Giusy Genovese