Non era al comando dal 30 maggio 2015 ora la Juve è di nuova là, a dare le spalle a tutti. Mentre le altre si alternavano in vetta lei era dietro, sembrava dormisse, qualcuno la definiva stanca, altri appagata, ma si stava semplicemente “riordinando” per poi iniziare la sua cavalcata.

Con quindici vittorie consecutive (45 punti)  i Bianconeri hanno recuperato tutto il terreno perso nelle prime dieci giornate. Una rimonta iniziata dopo l’1-0 subito a Sassuolo, la notte del 28 ottobre, la Juve era undicesima a -11 dalla vetta. Le parole del Capitano vengono indicate come spartiacque “Alla mia età non voglio fare più figure da pellegrini” : da quella partita la Juve inizia a vincere e a scalare posizioni.

Solo 12 punti in 10 partite, quella notte al Mapei Stadium la Juve era a -11 dalla Roma e -9 da Napoli, Inter e Fiorentina. Nell’era dei tre punti a partita (dal 1994/95) non ne aveva mai raccolti così pochi dopo 10 giornate.

Il 30 agosto, due mesi prima, era ultima, dopo aver perso le prime due partite di campionato contro Udinese e Roma. Poi un pareggio col Chievo, allo Stadium. Un solo punto in tre giornate: non accadeva dal 1962.

La prima vittoria della stagione è stata conquistata in trasferta, contro il Genoa. Poi il pareggio in casa con il neopromosso Frosinone e ancora Stadium a secco di vittorie. Solo cinque punti in cinque partite: una partenza in campionato così deludente non la viveva da 45 anni.

La sconfitta al San Paolo sembrava l’avesse completamente gettata nel baratro. Ferma a cinque punti dopo sei partite, il 27 settembre, dopo aver perso la sfida d’andata contro il Napoli, era quindicesima.

La vittoria per 3-1 in casa col Bologna sembrava un nuovo inizio ma il successivo pareggio contro l’Inter ha denotato difficoltà nel riuscire a trovare continuità. Solo nove punti  ovvero, 14esima posizione in classifica, a ben nove punti dall’allora capolista Fiorentina. Poi la vittoria casalinga contro l’Atalanta salvo poi cadere, per l’ultima volta, a Sassuolo.

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Da quella gara tutto è cambiato: la Zebra ha iniziato la sua cavalcata come meglio non poteva, contro il Toro, vincendo al 93′, per arrivare, poi alla pausa natalizia con un filotto di sette vittorie di fila (Empoli, Milan, Palermo, Lazio, Fiorentina, Carpi) e in piena lotta per lo scudetto (a meno tre dall’Inter capolista). Con l’anno nuovo altre due vittorie, con Verona e Sampdoria, le permettono di chiudere il girone di andata  al secondo posto, insieme all’Inter e a soli due punti dal Napoli capolista.

La Juve corre e il girone di ritorno è a suon di 3 punti fino restare sola alle spalle del Napoli, fino allo scontro diretto, fino all’1-0 che significa sorpasso. La Zebra è prima di nuovo là, davanti a tutte, grazie a una rimonta incredibile!

Caterina Autiero

(*immagine da tuttosport.it)