La seconda finalista della Coppa Italia è la Lazio che si impone per 0-1 al San Paolo contro il Napoli. Gli uomini di Pioli continuano così la loro striscia positiva di risultati, centrando la finale di Roma del 7 giugno contro la Juventus. Dalla Lazio al Napoli, dal paradiso all’inferno. Due squadre e due umori diversi. Dall’altra parte un Napoli che, dopo quattro sconfitte consecutive in trasferta in campionato, cade anche in casa dicendo addio alla finale.

Una partita tutto sommato equilibrata che vede nel primo tempo pericoloso il Napoli con il palo di Gabbiadini su punizione. Ma è solo nel secondo tempo che il match si accende. I biancocelesti infatti provano a far male alla difesa azzurra nelle ripartenze, approfittando dei tanti spazi concessi e degli errori di Higuaìn e Hamsik: il primo fermato da Berisha davanti alla porta, il secondo poco preciso con un tiro in controbalzo dai venti metri. Ma nel calcio si sa, se non la metti dentro non vinci e al 34′ arriva il gol qualificazione della Lazio: Lulic si fa trovare pronto al cross di Felipe Anderson e mette alle spalle di Andujar la palla del vantaggio, anche se la posizione iniziale di Klose che ha dato il via all’azione è in fuorigioco. Benitez allora prova il tutto e per tutto per salvare la partita, se non la stagione inserendo Insigne e proprio quest’ultimo a pochi minuti dal termine sfiora il pareggio con un’azione personale che avrebbe portato le due squadre ai supplementari.

Finisce così la seconda semifinale di Coppa Italia che sottolinea il divario psicofisico tra le due formazioni: una Lazio inarrestabile da una parte e un Napoli in caduta libera dall’altra.

Martina Giuliano