10 sulle spalle, stop di destro e splendido sinistro a giro: al 15′ del primo tempo, allo stadio Ferraris di Genova, Amato Ciciretti segna la sua prima rete in serie A. Un gol storico per il centrocampista classe ’93 perchè rappresenta anche la prima rete del Benevento nella massima serie. Conosciamo meglio uno dei protagonisti della storica promozione in A della squadra sannita che si candida a essere uno dei volti della stagione appena iniziata.

Nato a Roma, nel quartiere della Magliana, da famiglia giallorossa; calcisticamente si forma nelle giovanili della Lazio dove lo porta, dopo un torneo giovanile, Volfango Patarca (lo stesso che scoprì Nesta e Di Vaio). All’età di 11 anni, Bruno Conti, lo portò alla Roma. Il giovanissimo ragazzo approda nella sua squadra del cuore e cresce, inevitabilmente, con il mito di Totti.

Con le giovanili della Roma conquista lo Scudetto Primavera nel 2010-11 (insieme a compagni del calibro di Florenzi).

L’esperienza con la Roma fu bellissima, porto ancora il ricordo di quello scudetto vinto con la Primavera: l’ho tatuato sul braccio.”

A differenza di quanto fatto con Florenzi, il club giallorosso non lo “promuove” in prima squadra e decide di fargli fare esperienza mandandolo in prestito in giro per l’Italia. Nel 2012, Ciciretti, veste la maglia della Carrarese, l’anno successivo quella dell’Aquila. Dopo una breve esperienza con la maglia della Pistoiese, nel 2015 passa al Messina dove l’ala esterna, giocando da trequartista, si consacra mettendo in mostra tutte le sue qualità (senza mai dimenticarsi del suo idolo tanto da emularlo con un selfie sotto la curva in occasione del derby dello Stretto contro la Reggina).

La stagione positiva in Sicilia però non basta a convincere la Roma che nel 2016 lo cede a titolo definitivo al Benevento. Con i Sanniti vince, da protagonista, il campionato di Lega Pro 2015-16 e si conferma l’anno successivo in serie B. Con i giallorossi campani segna la sua prima rete in serie B (la prima assoluta del Benevento nella categoria). Ciciretti si è ripetuto e anche alla prima assoluta tra i grandi è andato in gol.

Ciuffo ribelle e tatuaggi (ne ha più di 50) patito dei social tanto da tatuarsi il logo di Twitter -l’uccellino- per una scommessa lanciata proprio sul social … il physique du rôle del campione c’è ma non solo… Ciciretti ha tutte le carte in regola per brillare tra i grandi. Duttile: nasce esterno offensivo ma sa fare anche il trequartista o il centrale di centrocampo. Giocatore intraprendente, imprevedibile, capace di creare superiorità numerica. Dotato di tecnica, di un gran sinistro e di un buon dribbling. Non solo segna, fa anche segnare.

Il ragazzo dal cuore giallorosso sognava di giocare in serie A con la maglia giallorossa e ora è pronto a dimostrare il suo valore indossando la maglia giallorossa… poco importa se non si tratta della Lupa ma della Strega.

Caterina Autiero