Il Benevento, seppur da tempo condannato alla retrocessione, ha dimostrato carattere fino alla fine, lasciando un gran bel ricordo ma anche qualche rimpianto

E’ stata la squadra retrocessa per prima ma che ha mollato solo all’ultimo. Ha entusiasmato con il suo coraggio non soltanto la propria piazza, che l’ha salutato con tutti gli onori al Vigorito, ma anche molti altri supporters. Il Benevento ha chiuso il suo campionato imparando tanto in Serie A e portando a casa esperienze preziose: tutte armi che certamente userà in cadetteria per riprendersi il proprio sogno.

Il rimpianto comunque c’è, come la sensazione che la squadra avrebbe meritato qualcosa in più. Alto, sicuramente, il prezzo da pagare per un girone d’andata da incubo, passato a cercare disperatamente di capire come muoversi in un campionato completamente estraneo; poi l’arrivo di De Zerbi, il mercato di gennaio e soprattutto Diabatè hanno creato un’inversione di marcia che ha portato i suoi risultati. Purtroppo, era già tardi.

Il mister lascia, con tanta tristezza nel cuore: “Nonostante i risultati finali, i riconoscimenti arrivano là dove le cose vengono fatte bene: se avessi avuto questa rosa sin dall’ inizio, probabimente avremmo potuto raccogliere di più”, ha sottolineato, non senza ragione. Un allenatore che ha dovuto infondere fiducia nel momento in cui sembrava tutto un incubo, e possiamo sottolineare come Roberto De Zerbi tranquillamente abbia cambiato l’ approccio mentale delle Streghe. Stesso concetto esprime  il giovane Brignola; anche il giocatore sostiene che avrebbero potuto ambire a un altro finale: “Peccato per la retrocessione, perchè la squadra meritava molto di più”.

Il Benevento può e deve riparire da dove ha lasciato: una tifoseria stupenda che lo sostiene e ne sosterrà il desiderato ritorno in serie maggiore, dal presidente (“che mi ha trattato come un figlio”, parola del mister) e dal bagaglio acquisito. Dai ringraziamenti di tutti coloro che hanno visto primeggiare impegno, umiltà, voglia di farsi onore malgrado tutto. Una squadra con così tanto cuore, con il carattere e la voglia di non mollare, come lo Stregone è stato, ha ancora tanto da dire e da dimostrare. Per ora parla il rimpianto; ma presto questi ragazzi potranno dimostrare di valere molto più di quello che ci hanno fatto vedere in questa stagione.

Daniela Russo