Tra amore per gli animali, passione per il calcio… e code scodinzolanti, si è disputata ieri mattina, sabato 20 dicembre, presso il campo del FutbolClub Tor Di quinto a Roma, l’amichevole di beneficenza tra la Nazionale Animalisti Italiani Onlus, al suo esordio nel mondo del pallone, e l’ItalianAttori, che ha portato a casa la vittoria con sei reti a zero. Ma a vincere questo incontro, in primis, sono stati i randagi dell‘Aquila, che grazie a questa importante iniziativa, e ai 940 euro raccolti, potranno passare un inverno “più mite”, con cibo, coperte e antiparassitari consegnati ai canili in difficoltà.

Era il 6 aprile del 2009 quando il capoluogo di regione più freddo d’Italia, L’Aquila, veniva colpito da un tremendo terremoto“, ha dichiarato Walter Caporale, presidente dell’Associazione Animalisti Italiani Onlus. “Ad oggi ci sono ancora numerose famiglie abbandonate a loro stesse e una città ancora da ricostruire e ormai dimenticata. Come sempre gli ultimi tra gli ultimi sono loro: i randagi, ancora più dimenticati e abbandonati. Ogni anno il periodo invernale, che a L’Aquila va da ottobre a maggio, si vive a temperature proibitive: fino a 15 gradi sotto lo zero. Per fortuna l’Associazione Animalisti Italiani Onlus è rappresentata a L’Aquila da un medico veterinario tenace e generoso, Cristiana Graziani, che non fa mancare cure, assistenza e cibo ai 28 cani randagi del centro e, in collaborazione con altri volontari dell’Associazione, ad altri 50 randagi che vivono nelle aree non urbane“.


Ci spiega com’è nata l’idea di realizzare questo evento benefico?

Come animalisti italiani ci rivolgiamo a sessanta milioni di connazionali, non a chi è già animalista o vegetariano/vegano. Quindi, tra le tante attività che facciamo, cosa c’è di meglio che considerare, come spunto per toccare l’opinione pubblica, anche il calcio, che è lo sport preferito dagli italiani? Milioni di ragazzi giocano a pallone, tantissimi italiani seguono il calcio. Allora abbiamo pensato: parliamo di diritti animali, di scelta vegetariana/vegana proprio attraverso lo sport. In un momento in cui, nella nostra società, sembra ci siano centomila problemi da risolvere, dalla disoccupazione alla crisi alle vicende internazionali, abbiamo deciso di lanciare un messaggio di benessere… e di possibilità, quella di unire la scelta vegetariana/vegana all’attività fisica. Insomma, un modo per parlare a tutti, soprattutto ai giovani.

Quanto pensa che un evento del genere possa influire sull’opinione pubblica, o comunque iniziare a cambiare qualche mentalità?

Le rispondo citando un grande scrittore. Paul Auster afferma che si dovrebbe lasciare il mondo in un modo migliore rispetto a come l’abbiamo trovato. Il mondo non lo possiamo cambiare all’improvviso e completamente. Sono i piccoli cambiamenti che danno un senso, e sono le nostre gocce a fare l’oceano. Io credo nel Karma, sono buddista, e ritengo che tutto quello che noi facciamo sia un’azione che poi avrà una reazione. E iniziare è importantissimo…

 Progetti dell’Associazione per il futuro?

Oggi, noi dell’Associazione Animalisti Italiani Onlus abbiamo iniziato a coniugare lo sport a un’alimentazione sana, allo star bene senza fare soffrire gli animali. A marzo, incontreremo la Nazionale dei cantanti, e sono sicuro che ci sarà un’attenzione maggiore nei confronti della causa animalista. Lo sport è molto importante, perché attraverso di esso possiamo parlare a tutti.

Qual è il vostro “motto”?

Il nostro sogno è quello di Leonardo Da Vinci, che disse: “Verrà un giorno in cui l’uomo non dovrà più uccidere per mangiare, e anche l’uccisione di un solo animale sarà considerata un grave delitto“. Il nostro “motto”? Quello che abbiamo impresso sulla nostra maglietta: “Non mangio niente che abbia un cuore“.

Eleonora Tesconi