Tutto pronto per la finale di Champions League tra Real Madrid e Liverpool in programma sabato 26 maggio allo Stadio Olimpico di Kiev. Attesissima la sfida tra i due bomber Cristiano Ronaldo e Momo Salah

Anche senza la tua squadra del cuore, anche senza la squadra che simpatizzi. Anche senza il giocatore che ti tatueresti: la finale di Champions è l’evento più atteso e seguito del calcio europeo.
 
(immagine lagos television)
L’inno della Champions ascoltato per l’ultima volta, la Coppa dalle grandi orecchie che fa il suo ingresso in campo in attesa del suo prossimo proprietario, l’emozione negli occhi dei tifosi, l’adrenalina in quelli dei giocatori. Sono immagini che non si possono descrivere con le parole: vanno vissute.
Stadio Olimpioco di Kiev, 26 maggio 2018: Real Madrid-Liverpool, finale di Champions League 2017-2018.
(immagine eurosport)
La lunga stagione europea ha decretato che sono loro le due squadre migliori, ma solo una riuscirà nell’impresa e porterà a casa la vittoria.
Sarebbe la terza di fila e la tredicesima nella storia per il Real, mentre la sesta per il Liverpool che torna in finale dopo la sconfitta contro il Milan del 2007.
E’ una partita che varrebbe il prezzo del biglietto anche solo per i due attacchi: Cristiano Ronaldo, Isco e Benzema da una parte e Salah, Manè e Firmino dall’altra.
Nonostante i record su record di CR7 in Champions, è il tridente d’attacco dei Reds quello che hanno segnato di più in Europa nel 2017-2018: sono 29 infatti i gol segnati, battendo il record dei blancos che durava dall’anno della Decima vinta nel 2014 con Carlo
Ancelotti in panchina.
Gol equilibrati per i tre bomber degli inglesi: 10 per Sala, 9 per Manè e 10 per Firmino. Aldilà degli attaccanti, il Liverpool è comunque la squadra che ha segnato di più in questa edizione della Champions: 40 reti in 12 partite. 
Una finale, però, si sa non ha niente a che fare con record, statistiche e calcoli. In quei 90 minuti può succedere di tutto, i giocatori sanno che non possono sbagliare, che non ci sarà un ritorno ma che tutto sarà deciso – nel bene e nel male – in quella serata.
Sarà una gara affascinante anche se seguisse solo dalle panchine: Zidane contro Klopp. Due allenatori così diversi eppure così vincenti. 
Il francese è il primo tecnico a disputare tre finali di Champions consecutive negli anni 2000 (l’ultimo fu Marcello Lippi con la Juventus tra il 1996 e il 1998). In caso di vittoria, Zidane eguaglierebbe il record di Ancelotti (Real Madrid) e Paisley (Liverpool) nel numero di Champions vinte: 3.
Un po’ diversa, invece, la storia europea di Klopp che è alla sua seconda finale della massima competizione europea. L’unico precedente, tutto tedesco, risale al 2013, quando – alla guida del Borussia Dortmund – perse 2-1 a Wembley contro il Bayern Monaco.
Molti sono già in fibrillazione per il confronto tra Cristiano Ronaldo e Salah, tra il re della Champions e quello che sembrerebbe il suo erede. Il portoghese è il capocannoniere di questa edizione con 15 gol, all’egiziano ne mancano ancora 5 per raggiungerlo ma la loro importanza in squadra è la stessa. Lungo tutto il cammino europeo, i loro gol sono stati fondamentali per la squadra. E lo saranno anche a Kiev. Con o senza Ramadan. 
Paola Moro
(immagine copertina telegraph)