Weston  McKennie è un nome a sorpresa nel mercato della Juventus.

Negli ultimi giorni si era fatto ripetutamente il nome di Manuel Locatelli, per il quale c’è stato anche un incontro tra Paratici e Carnevali.

Nella tardo pomeriggio del 26 agosto invece, ecco la notizia: i bianconeri hanno raggiunto un accordo con lo Schalke 04 un prestito oneroso da 3,5 milioni  con diritto di riscatto fissato a 18 ( obbligatorio se si raggiunge il  60% delle presenze).

Mckennie
Fonte Immagine Twitter

Il suo nome incuriosisce coloro che non sono avvezzi a seguire la Bundesliga e che quindi poco sanno di questo giovanottone nato nel cuore del Texas.

Il suo nome entra con merito in un gruppo sei giovani astri nascenti, tutti made in USA.

Suo padre decide di lasciare gli Stati Uniti, destinazione Germania, per motivi di lavoro quando i figli sono ancora piccoli. La vita di Weston McKennie sarà divisa  tra questi due mondi cosi differenti tra loro, la variopinta America da un lato, la rigida Germania dall’altro.

In quella terra fredda e poco sconosciuta, Weston e il fratello maggiore si danno al pallone. ‘allenatore delle giovanili del FC Phönix Otterbach, David Müller, ne resta subito colpito: il ragazzino alla prima partita segna per ben otto volte.

Il mister lo sposta in squadra con quelli più grandi di due anni.

L’avventura dura soltanto tre anni però, perché la famiglia Mckennie decide di ritornare in Texas. E lì, a 11 anni, Weston, che si dedica sia al calcio, sia al football americano, deve fare una scelta. E sceglie il calcio, grazie alla chiamata della FC Dallas Academy.

Così, il ragazzo attira le attenzioni dello Schalke 04 che lo riporta in Germania quando ha appena compiuto 18 anni.

Proprio nel giorno in cui diventa maggiorenne.

Sarà Domenico Tedesco – allenatore di chiare origini italiche e appartenente alla  nuovissima generazione di mister – a dargli un posto fisso in prima squadra. Nella stagione 2018\19 gioca anche 6 gare di Champions League, tra cui quella decisiva , con gol, contro il Lokomotiv Mosca.

In tre stagioni  allo Schalke annovera 112 presenze, 9 gol e 11 assist.

ll mio allenatore mi chiama  “piccolo carro armato”. Se hai bisogno di qualcuno che entri e attacchi, di qualcuno che recuperi palloni per te o che semplicemente corra, anche un po’ per i compagni, penso di essere il tuo tipo.

Il mister ha capito di avere tra le mani un giocatore che può fare, letteralmente, tutto: duttilità e capacità di adattamento sono le sue caratteristiche più evidenti. Per cui lo schiera sovente come centrocampista centrale, ma non disdegna di metterlo trequartista e, in caso di emergenza, come difensore centrale o addirittura terzino.

Dinamico, potente – il suo passato nel Football americano è dote preziosa – e dotato di buonissima tecnica, tra le sue doti spicca la capacità di governare il gioco aereo.

McKennie
Official Twitter Juventus

In seguito al discorso fatto da Pirlo in conferenza stampa, Weston McKennie possiede un profilo perfetto per la Juventus del neo allenatore bresciano. Un giovane che tra l’altro nonostante l’età verde ha la giusta personalità per sopportare pressioni e critiche, e per esternare il suo pensiero senza paura.

 

Sta ora al tecnico bianconero capire come e dove utilizzarlo al meglio e – se necessario – cucirgli addosso un abito più specifico, facendolo responsabilizzare in una certa attitudine piuttosto che in un’altra. 

 

Atterrato ieri sera, oggi McKennie è atteso per le consuete visite mediche. Il primo americano a stelle strisce alla corte della Vecchia Signora arriva con un vento di guerra tedesco al seguito, quello stesso da cui proviene il Bayern Monaco neo Campione d’ Europa.

E lo fa ancora un volta nel giorno del suo – questa volta ventiduesimo – compleanno.

Quale segno migliore?