Poteva rappresentare un’opportunità, un motivo per ritrovare la fame di vittorie, per uscire da una crisi che sta attanagliando le squadre milanesi da troppo tempo ormai. Anche l’anno prossimo entrambe le compagini meneghine dovranno vedere sia la Champions League sia l’Europa League da lontano e assistere al trionfo di qualche altra squadra nel proprio stadio perché la Uefa ha scelto San Siro come teatro della finale che si disputerà nel 2016.

Gianni Infantino, segretario generale della Uefa, ha gelato ogni speranza di agganciare un posto in Europa: con la settima piazza non si disputa nessuna competizione europea. Se anche Napoli o Fiorentina vincessero l’Europa League, l’Italia non avrebbe un posto aggiuntivo per le coppe. Anche Torino e Genoa, rispettivamente settima e nona in classifica (quest’ultima con una gara in meno), dovranno tentare il miracolo sesto posto per poter partecipare all’Europa League nella prossima stagione. Impresa più ardua per le cugine milanesi, ma per il Milan diventerebbe un grande fallimento dal momento che sarebbe il secondo anno di fila senza l‘Europa, mentre l’Inter non potrebbe rimediare all’eliminazione contro il Wolfsburg.

Impresa non facile quindi per le due milanesi che non si sono rinforzate adeguatamente e che dovranno provvedere a una rivoluzione in estate per rilanciarsi. Lazio, Fiorentina e Sampdoria, invece, assieme a Roma, Napoli e Juventus, hanno una base costruita negli anni e sembrano attualmente più solide.

Barbara Roviello Ghiringhelli