Claudio Lotito ha appena festeggiato i suoi dieci anni di presidenza alla Lazio e nella sua nuova veste da “lanciatore di comunicati” non poteva non celebrare questo compleanno: “Lo ricordo come fosse ieri: la decisione dell’allora CdA biancoceleste e una commozione che faticavo a trattenere. Probabilmente uno dei giorni più belli e significativi della mia vita, l’inizio di un cammino che dieci anni fa ho deciso d’intraprendere per la mia amata Lazio“. Era il 19 luglio del 2004 quando l’imprenditore romano prese le redini del club azzurro, salvandolo dal fallimento.

In questo lungo periodo la società biancoceleste ha esultato per meritate vittorie, ha subito amare sconfitte, ha camminato lungo i margini del successo e ha affrontato periodi difficili: alti e bassi che non impensieriscono più di tanto l’ottimista Lotito, convinto di poter tornare a volare nei cieli d’Europa. Il presidente romano vuole far brillare la sua Lazio, fornendo al nuovo tecnico Stefano Pioli una squadra ad alti livelli. “Oggi di quel 19 luglio del 2004 – confessa – potrei raccontarne i minuti e i secondi, uno ad uno, e il tempo che esplose in un boato di felicità quando migliaia di tifosi si riversarono sotto la Curva Nord in un grande abbraccio di cori e bandiere”. Nel suo lungo comunicato, il presidente torna a rivolgersi, com’è doveroso che sia, anche ai tifosi laziali, senza il cui sostegno sarebbe più difficile andare avanti: “In particolare ricordo le due Coppe Italia, di cui una resterà negli annali del calcio italiano, e la Supercoppa strappata all’Inter. Considero tutto questo come i primi passi verso la realizzazione di un sogno collettivo: quello di tornare a volare nei cieli europei, facendo tesoro delle occasioni mancate e dimenticando, mi auguro al più presto, i difficili momenti trascorsi con una parte della tifoseria”.

E intanto, sono proprio i tifosi a bocciare il presidente laziale. Secondo un sondaggio lanciato sul sito del Corriere dello Sport in occasione dell’anniversario del patron biancoceleste, per il 70,9% degli utenti i lati negativi della sua gestione prevalgono su quelli positivi. Solo il 29,1% si ritiene soddisfatto del suo lavoro svolto in qualità di presidente. Un presidente che, dall’ormai lontano 19 luglio 2004, ha avuto, come la sua stessa squadra, alti e bassi: è stato contestato, amato, deriso e omaggiato.

Eleonora Tesconi