In occasione del derby d’Apulia che tutti i foggiani e baresi aspettano con molta ansia ed emozione, abbiamo avuto il piacere di intervistare due icone delle rispettive città per parlarci di come stanno vivendo squadra e tifosi questa delicatissima partita

Per Foggia-Bari abbiamo deciso di scoprire qualcosa in più da coloro che quotidianamente hanno a che fare e vivono nell’ambiente pugliese. Per i padroni di casa abbiamo intervistato Tiziano Errichiello, direttore responsabile de “ilfoggia.com” e “miticochannel” ma anche conduttore della trasmissione “KickOff” che va in onda sia su TeleFoggia sia in streaming su “miticochannel.com”. Oltre a essere iscritto all’albo dei giornalisti, è un operatore di polizia stradale e presidente provinciale dell’Us Acli di Foggia, ossia un ente di promozione sportiva a livello provinciale. Per i galletti abbiamo intervistato Michele Salomone, radiocronista e telecronista del Bari da 40 anni, icona storica nel mondo dei galletti, giornalista dal 1979. Nel 2014 ha scritto un libro intitolato “La mia voce in biancorosso” e lavora come radiocronista del Bari per Radionorba.

Come arriva la squadra alla partita? Come pensi si stia preparando in occasione del derby?

TIZIANO: La squadra arriva al derby in una forma splendida. In questo girone di ritorno ha collezionato 9 vittorie, 5 sconfitte e il primo pareggio è arrivato in casa della Ternana. A Terni si è andati più vicini al gol nel primo tempo, ma i rossoneri che hanno giocato non avevano la concentrazione giusta, vedi Agnelli, Tonucci e Zambelli, proprio perché a pochi giorni di distanza si disputa questo match molto sentito allo Zaccheria. Questi risultati hanno permesso al Foggia di affacciarsi alla zona play off grazie anche al fatto che la formazione di Stroppa sta vivendo un ottimo momento. I rossoneri arrivano con lo spirito giusto per affrontare questa gara.

MICHELE: Il Bari arriva in affanno dopo tre pareggi consecutivi dai quali ci si attendevano almeno 7 punti. Ma è soprattutto il primo tempo col Novara che preoccupa: squadra incapace di fare gioco e succube degli avversari. Nella tifoseria serpeggia sfiducia per le occasioni mancate, sfiducia sfociata nei fischi, meritati, di fine gara.

Quanto conta questo derby per la squadra, i tifosi e l’ambiente e che significato avrebbe sulla classifica?

TIZIANO: Per Foggia ha un grosso significato che si attende da molto tempo. Il derby pugliese non si vedeva in cadetteria da ben 19 anni e ritrovare questa sfida è un momento sia di attesa ma anche di orgoglio. Il Foggia vivrà questo derby con un sogno, quello di conquistare la vittoria e proiettarsi nella zona play off. Riuscire a fare risultato significherebbe essere tra le prime 8. La vittoria potrebbe essere la ciliegina sulla torta che coronerebbe l’esaltante stagione condotta dalla squadra, ma potrebbe anche aprire nuovi scenari.

MICHELE: Conta tantissimo, soprattutto per la classifica. E’ chiaro ormai che il Bari deve puntare ai play off, ma è importante la posizione finale in classifica. Chiudere dal quinto posto in giù, significa avere poche chances di vincerli, come dimostra la storia di questo mini torneo che, salvo in una occasione, ha premiato terze e quarte. Una sconfitta, infine, si ripercuoterebbe negativamente sull’ambiente.

Cosa ti aspetti di vedere in questo derby?

TIZIANO: Questo derby deve essere una meravigliosa giornata di calcio, lealtà tra i giocatori e sugli spalti i classici sfottò e qualche striscione o coreografia un po’ particolari che fanno da cornice a questa giornata. Mi aspetto di vedere calcio vero in campo tra due squadre della stessa regione che si daranno battaglia per portarsi a casa la vittoria.

MICHELE: Questo derby torna a Foggia dopo vent’anni. Mi aspetto di vedere, come all’andata, una partecipazione corretta e civile delle due tifoserie che faccia parlare tutti in positivo. Gli occhi dell’Italia calcistica sabato pomeriggio saranno puntati sullo “Zaccheria”.

Quali sono gli obiettivi stagionali della rosa a questo punto del campionato?

TIZIANO: L’obiettivo di inizio stagione era sicuramente la salvezza, una tranquilla salvezza vista l’assenza per lungo tempo dalla cadetteria. Ora, invece, ci troviamo il Foggia a 50 punti a 2 punti dal Cittadella e a 4 dal Venezia, squadre che si giocano i play off. È una bella soddisfazione soprattutto per quello che è successo durante tutta la stagione. Questi fatidici 50 punti hanno permesso di archiviare la pratica salvezza ma di aprirne qualcuna con obbiettivi più ambiziosi come quello di conquistare un posto nella zona play off. Possiamo “permetterci” questo azzardo perché ormai non si ha più nulla da perdere e questo campionato è ancora lungo e potrebbe rivelarci delle sorprese.

MICHELE: Credo di avere già risposto. Il Bari, svanita la possibilità della promozione diretta, non può che puntare al migliore piazzamento nella classifica finale per giocarsi tutte le carte nei play off.

Qual è secondo lei il giocatore più pericoloso o che temete di più della squadra avversaria?

TIZIANO: Sicuramente Oliver Kragl è il giocatore che più devono temere i galletti visto che sta vivendo di un ottimo momento di forma e dai suoi piedi partono tutte le azioni offensive. Ha un sinistro micidiale che può decidere gli incontri in qualsiasi momento. Per quanto riguarda il giocatore che più temo della Bari è sicuramente Galano, autore anche della rete –vittoria del derby d’andata. È un giocatore che fa la differenza.

MICHELE: Ho assistito davanti alla Tv a Foggia-Ascoli. Credo che la forza dei rossoneri sia nel collettivo, un 3-5-2 collaudatissimo in cui ognuno sa quello che deve fare. In quella occasione non brillò Kragl che, penso, sia il più temibile per la difesa barese con la sua velocità e capacità di calciare con buona precisione da ogni distanza.

Aurora Levati & Raffaella De Macina