Polemiche in Germania. Il tecnico del Gladbach U23 è stato condannato ad allenare una squadra femminile dopo un’espulsione. “Allenare una squadra femminile” come punizione. Sì, è successo veramente. E no, non siamo nel 1821 ma nel 2021. Protagonista della vicenda, Heiko Vogel.
Il tedesco, che in passato è riuscito a portare il Basilea in Champions League, allena oggi l’Under 23 del Borussia Monchengladbach. Il 45enne, a fine gennaio, è stato espulso a causa della sua cattiva condotta nei confronti dell’arbitro, Marcel Benkhoff, e di due assistenti, Vanessa Arlt e Nadine Westerhoff, a cui ha rivolto espressioni irriguardose.
![Fonte immagine: profilo Twitter German Football](https://www.golditacco.it/wp-content/uploads/2021/03/EwgvnRPWgAI0JFE.jpeg)
La Federcalcio tedesca occidentale (WDFV), secondo ESPN, ha così inflitto una punizione al tecnico. Nulla di male, verrebbe da pensare, se non fosse che la condanna invii un messaggio inammissibile: una multa di 1500€ e l’ordine di allenare una squadra femminile per sei sessioni fino al 30 giugno.
Avete letto bene. “Allenare una squadra femminile” come punizione. No, purtroppo, non è uno scherzo di cattivo gusto della moderna Germania. La sanzione ha causato, giustamente, indignazione sui social media e non solo. I tifosi sottolineano infatti il sessismo implicito nella punizione inflitta al tecnico del Gladbach. Ad intervenire subito sull’episodio, la giornalista sportiva Nicole Selmer, della rete anti-discriminazione “Frauen im Fussball” (Donne nel Pallone) che ha condannato la decisione della Federcalcio.
“Dimostra che a qualunque livello le donne e le ragazze che giocano a calcio, non sono prese sul serio come uomini e ragazzi. Questa punizione per il tecnico del Gladbach mette l’allenamento di una squadra femminile allo stesso livello dei lavori sociali. Il calcio femminile è uno sport e coloro che partecipano sono professionisti come i loro omologhi maschili. Anche se la decisione è stata sicuramente animata da buone intenzioni, sta comunque inviando un messaggio inaccettabile, perché allenare una squadra femminile fa parte di una punizione per una cattiva condotta”.
![Fonte immagine: profilo Twitter Borussia Monchengladbach](https://www.golditacco.it/wp-content/uploads/2021/03/EvfgBjrXMAYEejt-scaled.jpeg)
Le reazioni sono state molteplici, anche sui social network: “In che modo allenare una squadra femminile è una punizione?”, si chiedono moltissimi utenti di Twitter. La WDFV non ha voluto commentare la sentenza, e si riserva di verificare entro breve tempo la decisione. Un episodio che purtroppo conferma quanto lavoro ancora ci sia da fare. Ma deve essere chiaro…
ALLENARE UNA SQUADRA FEMMINILE NON È UNA FORMA DI PUNIZIONE.
Alessandra Cangialosi