A gennaio scorso Mauro Zarate, vecchia conoscenza del calcio italiano, è tornato in patria vestendo la maglia del Vèlèz al quale aveva giurato amore eterno promettendo un rinnovo del contratto che è scaduto il 30 giugno.

Nella sicurezza di queste dichiarazioni i tifosi della squadra argentina e la sua famiglia, che gli fa da agente, erano certi che l’attaccante sarebbe rimasto nel Vèlèz. Invece, Zarate ha annunciato sui suoi profili social il suo passaggio al Boca Juniors  -squadra più ambita con sede nella capitale argentina-  ringraziando la sua ex squadra e i suoi ex tifosi.

I tifosi del Vèlèz non hanno preso bene la scelta del loro beniamino e la loro reazione è stata plateale e suggestiva: hanno fatto un rogo bruciando le maglie con il suo nome e con il  numero 9  indossato nell’ultima stagione.

rogo maglie zarate
Immagine: gazzetta.it

La decisione non è stata presa bene neanche dai suoi familiari che hanno deciso di ripudiarlo e suo fratello (anche suo procuratore) ha deciso di rescindere il contratto di rappresentanza.

Queste le pesanti parole rivolte al fratello “traditore”:Mauro non è più credibile. Ha distrutto una famiglia intera, prendendo una decisione di cui nessuno era a conoscenza e che nessuno si sarebbe mai aspettato. Per tutti noi è stata come una pugnalata al cuore e non esistono scuse che tengano. Abbiamo rotto ogni rapporto e per noi semplicemente non esiste più”.

Mauro Zarate ha iniziato la sua carriera con le giovanili del Vèlèz, che lo ha lanciato nel panorama calcistico mondiale.

Dopo le esperienze europee in Italia –  ha vestito la maglia di Lazio, Fiorentina e Inter – e in Inghilterra con il Birmingham, il West Ham e il Watford, era tornato nella sua città natale dichiarando che non avrebbe vestito altra maglia argentina al di fuori di quella del Vèlèz.

Così non è stato:  ora l’attaccante paga le conseguenze delle sue scelte, fatte senza chiedere consiglio alla sua famiglia e senza preavvisare i suoi tifosi.

 

Gisella Santoro

Immagine di copertina: fcinternews.it