Niente di nuovo alla fine dell’8° giornata di campionato terminata con il pareggio del Milan per 1-1 contro la Fiorentina. De Jong al 25’ minuto fa volare il Milan, poi Ilicic manda il sogno in frantumi pareggiando il conto al 65’ minuto. Un solo punto conquistato dal Milan che si porta al 5° posto insieme alla Lazio.
Alle 18 si sono giocate alcune partite, tra le quali Napoli-Verona, con i partenopei che hanno umiliato i veneti con un secco 6-2. Protagonisti della giornata Gonzalo Higuain autore di una tripletta, Hamsik  e Callejon. In classifica, il Napoli insidia Milan e Lazio con 14 punti, mentre il Verona rimane e 11 punti. Anche l’Inter esce vincente dalla trasferta contro il Cesena grazie a un calcio di rigore trasformato da Icardi e  si porta a 12 punti. I punti per il Cesena invece sono solo 6. Vincente anche la Lazio per 2-1 contro il Torino, con il vantaggio segnato da Biglia, il momentaneo pareggio di Fernerud e Klose, autore del gol della vittoria. I granata si trovano a metà classifica con 8 punti, mentre la Lazio insidia il 5° posto del Milan a 15 punti. Continua invece la corsa della Sampdoria che  ha fermato la Roma sullo 0-0, rimanendo saldamente al 4° posto con 16 punti insieme all’Udinese grazie ai tre punti conquistati contro l’Atalanta ferma a 7. I bianconeri si sono imposti per 2-0 con le reti di Di Natale e Cyrl.

Ai piani alti della classifica anche il Genoa che esce vincente per 2-1 contro il Chievo, con i gol di Matri e Pinilla per i rossoblu, mentre Ervin segna il gol della bandiera per il Chievo. Tira un sospiro di sollievo il Sassuolo che conquista 3 punti importanti contro il Parma vincendo per 3-1 e si allontana dalla zona retrocessione. Sempre più a terra il Parma, attualmente ultimo in classifica. Grande giornata anche per l’Empoli con 4 gol rifilati al Cagliari che, nonostante la sconfitta, rimane a 8 punti distaccando i toscani di un punto. Conferma invece il suo primato la Juventus che si porta a +3 punti dalla grazie alla vittoria per 2-0 contro il Palermo  con i gol del solito Vidal e il raddoppio di Llorente.

Barbara Roviello Ghiringhelli