Spettacolo, sport e solidarietà saranno un tutt’uno nel “3° Derby Dell’Amicizia”. Domenica 22 maggio, ore 15.00,  presso lo Stadio Primo Nebiolo di Torino, la Nazionale Italiana Dell’Amicizia (Onlus/squadra di calcio) scenderà in campo contro una squadra composta da Vecchie Glorie di Juventus e Torino (confermati Pasquale Bruno, Fabio Grosso, Gigi Orlandini, Claudio Sala, Marco Ferrante, Ciccio Grabbi, Roberto Galia, Giuseppe Furino, Roberto Tavola, Natalino Fossati, Giuseppe Pallavicini, Antonino Asta, Silvano Benedetti, Beniamino Vignola, Giancarlo Corradini).

Obiettivo dell’evento la solidarietà e la sensibilizzazione. La regina indiscussa sarà BeaLa bambina di pietra“,  affetta da un male ignoto che la rende rigida poichè il suo corpo si calcifica per un difetto genetico. Sarà la sua festa, il suo giorno, e sarà l’occasione per far conoscere il più possibile il suo caso, in Italia e nel mondo, nella speranza qualcuno possa aiutare la famiglia a trovare una cura.

Attenzione per Bea ma anche per tanti bambini. Infatti, questo 3° Derby dell’Amicizia ha come scopo anche lo sviluppo del progetto Cittadella per poter avvicinare allo sport i numerosi bambini reduci da malattie più o meno gravi, che una volta dimessi dai vari ospedali, vogliono tornare alla vita di tutti i giorni attraverso lo sport. Per l’occasione, e con l’autorizzazione dei medici, all’evento ci saranno molti bimbi ricoverati che potranno lasciare i vari reparti per qualche ora, e vivere una giornata di gioia e spensieratezza.

Per rendere la giornata un momento di festa assoluto, prima dell’inizio della partita (ore 16.30), ci sarà uno spettacolo nello spettacolo, dove ballerini (tra cui le Cheerleader delle Olimpiadi Torino 2006 del ” Centro Danza Pinerolo”) , cantanti, maghi e artisti vari si esibiranno e, nel finale, il corpo di ballo della Nazionale Italiana dell’Amicizia avrà proprio la piccola Bea come protagonista.

Un progetto senza dubbio ambizioso ma sostenuto dalla voglia di trascinare le persone a fare volontariato e dedicare al prossimo meno fortunato, un po’ del proprio tempo libero. I bambini rappresentano il futuro e abbiamo il dovere di fare qualcosa in più per garantirgli un mondo migliore. 

Caterina Autiero