Il Var non figura in Champions League, pertanto gli arbitri devono valersi esclusivamente dei proprio occhi e di quelli dei loro collaboratori. Così è stato anche ieri sera durante l’incontro di Champions tra Valencia e Juventus quando l’arbitro Brych, dopo un contatto tra CR7 e Murillo, ha deciso di avvalersi della collaborazione dell’arbitro di porta Fritz per sanzionare Cristiano Ronaldo. Come da replay, è possibile vedere come l’assistente tedesco faccia espressamente riferimento alla parola “capelli”, indicando al giudice di gara il  gesto contestato al Pallone d’Oro;  alla domanda se fosse un contatto da rosso, lui con sicurezza risponde più volte di sì.

(immagine zimbio)

In attesa di scoprire quali saranno le conseguenze disciplinari per il calciatore bianconero, tornando indietro al 2010 e spostandosi virtualmente nel campionato di seconda serie di Germania, si può riscontrare un errore pesante, non tanto ai fini del risultato finale  ma per  la decisione in sé. In quell’occasione Fritz arbitrava la gara e ad affrontarsi vi erano Dusiburg e  FSV Francoforte. La formazione casalinga, in vantaggio netto di quattro reti, vede convalidarsi dall’arbitro un tiro che, dopo aver colpito la traversa, ricade a terra oltre la linea di porta: a seguito dell’incontro si constaterà che il pallone era terminato a  un metro e trenta di distanza dalla stessa.

Questo errore continua ad essere oggetto di discussione in Germania e dopo ieri sera le questione di dibattito saranno riaperte e raddoppiate.

 

Chiara Vernini