La Fiorentina Women’s ha perso per 1-0 sul campo del Chelsea nella gara d’andata degli ottavi di Champions League.
Partita che si mette subito in salita per le gigliate che al settimo minuto concedono un rigore alle padrone di casa. Capitan Carney non sbaglia e porta avanti le Blues.

La Fiorentina ha saputo soffrire ed ha portato a casa un risultato tutto sommato da non buttare. La difesa ha risposto bene restando compatta e contenendo gli attacchi londinesi. La squadra si è dimostrata combattiva, nonostante una condizione al fisica non ottimale a causa delle fatiche della finale di Supercoppa.

Offensive e pericolose dall’inizio alla fine, le padrone di casa non riescono a superare Ohrstrom in serata di grazia

La numero 87 incassa il gol su rigore poi chiude la saracinesca e si rende protagonista di interventi meravigliosi che hanno impedito al Chelsea il raddoppio.

Le gigliate hanno sofferto per tutti i novanta i minuti venendo salvate dal portiere che ha impedito alle padrone di casa di dilagare e di lasciare qualche speranza per la gara di ritorno anche se le inglesi si sono dimostrate superiori ed il risultato sta sicuramente stretto al Chelsea.

La difesa ha giocato bene, quel poco che hanno lasciato l’ho affrontato e ho difeso la porta come potevo, sono contenta. Ogni parata ovviamente aumentava la nostra consapevolezza e confidenza, certo avrei voluto parare anche il rigore ma era basso e insidioso non ci sono arrivata. Sapevamo che avrebbero potuto sbagliare tecnicamente e così è stato, questa è la via giusta. Non sono dei mostri, è facile vedere un nome che ha fatto tanti risultati in passato anche in Europa ed impressionarsi ma poi te le trovi davanti e sono giocatrici normali, siamo più forti di quelli che crediamo”.

Determinante, il portiere svedese, salva dunque il risultato e permette alla Fiorentina di giocarsi la qualificazione nella partita di ritorno in programma al Franchi il 31 ottobre.


Stéphanie Öhrström dice no al Chelsea e conserva vivo il sogno viola

La migliore in campo è stata senza dubbio Stephanie, un vero e proprio muro che ha detto no alle attaccanti inglesi con interventi pazzeschi.

Svedese di Trelleborg, classe 1987, in Italia ha già vinto due scudetti (con il Verona nella stagione 2014-2015 e con la Fiorentina nel 2016-17), due Coppe Italia (entrambe con la Fiorentina, nelle stagioni 2016-17 e 2017-18) ed è fresca di Supercoppa.

Portiere delle nazionali svedesi dall’under-17 all’under-23 fino ai raggiunti limiti di età, è arrivata in Italia nel 2010.

C’è un motivo, però, per il quale sono rimasta in Italia: anche se a piccoli passi, ogni anno vedevo che cambiava qualcosa in meglio e volevo essere parte di quel cambiamento del movimento del calcio femminile. Ora sono molto orgogliosa di essere rimasta. In questi ultimi anni si stanno facendo passi avanti importanti.

Una crescita che è evidente e che la Fiorentina sta rappresentando a pieno recitando la parte da protagonista.

 

Caterina Autiero