<<Vi racconto un mio grave errore. E’ uno di quegli errori che non mi perdono. Ho avuto l’occasione di allenare un grandissimo centravanti, Hernan Crespo. Era un giocatore molto generoso. Ho avuto l’occasione di allenarlo in due momenti: quando stava maturando e quando già era maturato. Quando stava maturando, gli dissi una volta che lo consideravo già maturo. Ma gli stavo mentendo, cercavo di rafforzare la sua autostima assegnandogli una caratteristica che non pensavo lui avesse. Quando è passato il tempo e lui è maturato per davvero, allora gli dissi: “Che maturità hai acquisito, non sei più quello di prima”. E lui mi rispose: “Ma se proprio tu mi avevi detto che mi consideravi già maturo. Allora mi hai preso in giro, mi hai detto che ero già maturo ma non lo pensavi veramenteE non mi sono mai perdonato quell’errore. Racconto tutto questo non per il gusto di raccontarvelo ma per chiedere pubblicamente scusa a Crespo, perché so di averlo ingannato. Se uno inganna il proprio figlio perché ottenga in un determinato momento la forza mentale necessaria, avrà ottenuto un risultato nell’immediato ma lo avrà danneggiato per il futuro, perché lo avrà convinto di essere qualcosa che non è. Ci sono processi che si completano con la maturità ma quando non sei maturo puoi comunque possedere qualcosa di ciò che avrai maturando ma puoi possederlo per una frazione di tempo. E l’errore che ho commesso con Crespo è stato quello di dirgli che il suo processo di maturazione fosse già completo ma non lo pensavo realmente. Perché lui poi è diventato veramente quello che io gli dissi che già era>>.

Così, Marcelo Bielsa, ha chiesto pubblicamente scusa al centravanti argentino, confessando un senso di colpa che si è trascinato per tantissimi anni.

Crespo, attuale dirigente del Parma, ha risposto con una lettera aperta lanciata attraverso i propri profili social.

<<È stata una cosa bruttissima sentirmi ingannato da un leader come Lei. Una tristezza grande come la mia stima – poi aggiunge- Accetto le scuse. Ho perdonato da tempo, se c’è qualcosa da perdonare. Mi dispiace che non ne abbiamo parlato di persona o per telefono, ma non è mai tardi per farlo>>.

E conclude:

<<La cosa importante è l’insegnamento che ci lascia questa storia. Come Lei ci ha detto tante volte, bisogna affrontare la verità, senza ingannare gli altri. Alla fine del cammino, chi si comporta così non è solo il miglior leader, ma anche il più maturo..Un abbraccio>>.

Secondo il Clarìn, tutto risale ai tempi del Mondiale del 2002, quando El Loco allenava l’Albicelste eliminata al primo turno: in quel mondiale Crespo e Batistuta non giocano mai insieme almeno dall’inizio perchè Bielsa li riteneva incompatibili.

Oggi, a distanza di anni, l’allenatore fa emergere una delusione e un peso che mostra, comunque, al di là dell’errore, una grande umanità.