La Juve, contro il Tottenham, per superare i tabù e il ‘male da Champions’

I Bianconeri sono pronti, together (come suggerisce lo slogan lanciato dal club) a ribaltare il 2-2 dell’andata. Lo scenario e l’avversario sono quelli di una notte magica, adesso servirà il gruppo, l’unione d’intenti, la voglia di continuare insieme (tifosi, uomini in campo, allenatore e staff, dirigenza e proprietà) il cammino europeo e non salutare il sogno – come già accaduto in passato- agli ottavi.

Già, perchè la Juve ha nei ricordi recenti un percorso arrestato agli ottavi dal Bayern. Come in questa occasione, anche nel 2016, i bianconeri arrivarono a Monaco con un 2-2 all’andata a Torino poi tutti sappiamo come finì…  dopo un primo tempo attento e cinico terminato in vantaggio di due gol, nella ripresa si consegnò a Guardiola che ribaltò tutto con un 4-2.

Già, perhè nella carriera di Allegri c’è un cammino europeo interrotto proprio dal Tottenham. Come in questa occasione, anche nel 2011, il tecnico alla guida del Milan arrivò a Londra per ribaltare l’1-0 degli Spurs a San Siro. Ibra non riuscì a incidere e segnare, la partita terminò a reti inviolate e i rossoneri salutarono la Champions.

Ebbene, sono queste le occasioni in cui far tesoro del passato per non commettere gli stessi errori. Servirà concentrazione fino alla fine; servirà cinismo e attenzione; servirà velocità (negli scambi, di pensiero, nel far circolare velocemente il pallone, nella corsa) e pressione; servirà spirito di sacrificio e non abbassare mai la guardia e soprattutto il baricentro.

Insomma, occorre una prova di maturità in quella competizione che troppe volte ha fatto emergere le insicurezze di Madama e la sua avversione per l’Inghilterra. Insieme, infatti, c’è anche il compito di sfatare un singolare tabù: i bianconeri – nel doppio scontro diretto andata/ritorno –  contro le squadre inglesi sono usciti in 5 delle ultime 5 occasioni.

Ecco che gli Spurs, in questa notte da leoni, devono rappresentare un’occasione per superare inseme/together il ‘male da Champions’.

Caterina Autiero

*immagine copertina da Tuttosport