Nuovo esame internazionale per gli Azzurri che nei prossimi giorni incontreranno il Liechtenstein in una partita valida per le qualificazioni ai Mondiali del 2018, e la Germania in un test amichevole.

Da quando Giampiero Ventura è seduto sulla panchina della nazionale di calcio italiana sono state disputate 4 partite: l’esordio, non felice, è stato in un’amichevole giocata il 1^ settembre scorso contro la Francia, persa 3-1. Stesso risultato ma invertito contro l’Israele, poi un giusto pari (1-1) contro la Spagna e una sofferta vittoria (3-2) contro la Macedonia.

Per questi impegni il ct ha dato vita a inedite a nuova convocazioni agevolate anche dai numerosi infortuni:  Ventura ha dovuto rinunciare a dei capisaldi azzurri per fare spazio ai giovani che stanno facendo tanto bene in campionato con le rispettive squadre.

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Partendo dalla difesa, restano out Andrea Barzagli, che si è infortunato durante la partita Chievo-Juventus rimediando una lussazione alla spalla sinistra che lo terrà lontano dal campo per circa due mesi e Chiellini, che si è infortunato il 29 ottobre scorso, contro il Napoli, rimediando un risentimento muscolare alla coscia destra. Al loro posto sono stati convocati Matteo Darmian che torna a vestire la maglia azzurra dopo gli Europei di Francia 2016, e gli esordienti Armando Izzo, ventiquattrenne difensore del Genoa, e Davide Zappacosta del Torino alla loro prima convocazione nella nazionale maggiore.

Assenze pesanti anche al centrocampo nel quale non ci sono Alessandro Florenzi e Riccardo Montolivo: per entrambi rottura del crociato che li terrà lontani dai campi di calcio per circa 4 mesi.  A complicare la situazione c’è stato il mancato ritorno di Claudio Marchisio che dopo la convocazione ha dovuto lasciare il ritiro di Coverciano per far ritorno a Vinovo. E’ proprio il centrocampo il reparto nel quale ci sono stati gli innesti più significativi: il ritorno di Insigne e anche qui gli esordi in nazionale maggiore di Danilo Cataldi della Lazio, Roberto Gagliardini dell’Atalanta e Matteo Politano del Sassuolo.

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In attacco, un affaticamento muscolare di Manolo Gabbiadini, ha portato la prima convocazione in nazionale di Gianluca Lapadula attaccante del Milan, reduce da uno splendido colpo di tacco per il gol vittoria a Palermo. Tra gli attaccanti c’è anche il ritorno in nazionale di Simone Zaza, dopo il rigore sbagliato nei quarti di finale contro la Germania, con la voglia di farsi perdonare per quell’errore e vendicarsi proprio contro la squadra tedesca.

Questa nazionale, complici gli infortuni, vede fianco a fianco giocatori dall’esperienza decennale, come Gianluigi Buffon che ha esordito con la maglia azzurra 19 anni fa e che ha al suo attivo ben 165 presenze, e giocatori esordienti: l’Italia di Ventura sta iniziando un viaggio verso un definitivo cambiamento generazionale con un lento e costante passaggio di testimone dai vecchi campioni a quelli del futuro.

Gisella Santoro