Ci sono giocatori che si amano fino a quando indossano la maglia della propria squadra del cuore  ma che poi, una volta appesi gli scarpini al chiodo, diventano delle vere e proprie meteore. Poi ci sono quelli, i campioni, che brillano per sempre come fari luminosi e guide indimenticabili. Poi c’è lui, Diego Armando Maradona che per il Napoli e per Napoli è un “Messia” (tanto che in una strada partenopea c’è addirittura un altarino in suo onore).

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La “sua” città, il “suo” popolo, anche oggi, a più di vent’anni di distanza dalla sua ultima partita in maglia azzurra, non perde occasione per ricordarlo e omaggiarlo nel giorno del suo cinquantacinquesimo compleanno.

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L’esperienza italiana del Pibe de Oro inizia il 5 luglio del 1984 giorno in cui Diego si presenta al San Paolo con queste parole: “Voglio diventare l’idolo dei ragazzi poveri di Napoli, perché loro sono come ero io a Buenos Aires”. Maradona l’idolo indiscusso del popolo partenopeo lo è diventato e continua ad esserlo tuttora tanto che nessuno dopo di lui ha mai più indossato la mitica maglia numero 10, onore e onere che nessun giocatore è stato ritenuto “degno” di assumersi.

Con la maglia azzurra Maradona ha vinto due volte il Campionato, una Coppa Italia, una Supercoppa italiana e una Coppa Uefa, giocando 259 partite e segnando 116 reti in sette stagioni. Cosi il  club di De Laurentiis ha ricordato l’anniversario del calciatore che ha fatto la storia del Napoli:

Oggi, a ventiquattro anni di distanza, i tifosi del Napoli continuano ad amarlo come fosse il primo giorno e a cantare per lui, “O mammà mammà, sai perché mi batte il corazon? Ho visto Maradona, ho visto Maradona, eh, mammà, innamorato son”.

Oggi è un giorno speciale per i napoletani ma per tutti gli amanti del calcio, El Diez compie 55 anni; la nostra redazione si unisce agli auguri.

Cecilia Stuani