Passi in avanti nel mondo del calcio italiano: un bel segnale arriva dalla Fiorentina che ha deciso di investire nell’ancora troppo poco considerato calcio femminile. Il prossimo campionato di Serie A femminile, per la prima volta, vedrà la partecipazione di una realtà che sarà diretta derivazione del calcio maschile.

La Fiorentina entra  nel mondo del calcio femminile: un passo storico frutto di alcune riforme della Figc volte a far crescere il movimento femminile italiano e a colmare il gap con le altre nazioni europee. Nei mesi scorsi il consiglio federale ha approvato la modifica che obbliga le società di Serie A e B ad avere una formazione di Giovanissime (Under 12) a partire dalla stagione 2015-2016 e di Allieve (Under 15) entro l’anno successivo e ha poi deliberato la riforma che permette ai club professionistici maschili di acquisire il titolo sportivo della controparte femminile.

La Fiorentina, sfruttando questa nuova norma, ha così rilevato il titolo sportivo dell’ACF Firenze (che la scorsa stagione ha chiuso al quarto posto) e fondato la Fiorentina Women’s Football Club di proprietà della Fiorentina e presieduta da Sandro Mencucci, già consigliere delegato della società viola. Un’iniziativa che dà al club viola un volto internazionale siccome da anni nel resto dell’Europa club professionistici maschili gestiscono e possiedono formazioni femminili. “L’idea della proprietà è stata quella di rilevare una squadra femminile per portarla in una realtà unica del nostro panorama – ha dichiarato Mencucci nella conferenza stampa di presentazione della neonata realtà – La società è interamente posseduta dalla AC Fiorentina, la squadra vestirà la maglia viola ed a capo ci sono persone con esperienza del calcio maschile come Vincenzo Vergine, che è stato responsabile del settore giovanile e svolgerà l’incarico di amministratore delegato. Vogliamo fare la storia del calcio italiano, siamo i primi a farlo e siamo orgogliosi di questo. Il nostro obiettivo, prima ancora che ottenere ottimi risultati sul campo è mettere la nostra professionalità al servizio del calcio femminile ed avvicinare tante giovani ragazze al calcio femminile”.

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I viola fanno sul serio e puntano sulle donne. Già domenica scorsa in occasione della sfida contro il Milan le ragazze viola hanno assistito in tribuna d’onore al match e sono state presentate al pubblico del Franchi prima del fischio d’inizio. E per sostenere il movimento la società ha annunciato che assistere alle sfide di campionato della squadra femminile sarà completamente gratuito. Ma non finisce qui “Oltre alla prima squadra e alla primavera allestiremo una squadra Under 12 – continua Mencuccila missione è quella di creare una struttura ampia e ampliare il settore giovanile in modo che diventi un serbatoio per lanciare ragazze in prima squadra”.

Una svolta storica volta ad aiutare il calcio femminile italiano a crescere, perchè il nostro paese è molto, troppo, indietro. Mentre nel panorama europeo si assiste ad un incremento costante del numero di ragazze che praticano il calcio (secondo l’Uefa nel 2013-2014 il numero delle calciatrici è cresciuto dello 0,2%, toccando quota 1,162 milioni) ma l’Italia è fanalino di coda, uno dei pochissimi paesi in recessione. Dal 2012-13 al 2014-15 quasi 2.200 ragazze hanno abbandonato la pratica mentre la crescita delle tesserate negli ultimi 30 anni è praticamente rimasta stabile: nel 1984 si  parlava di 18.000 tesserate oggi il numero totale di affiliate si assesta ad appena 20.000 calciatrici. Un dato che fa riflettere soprattutto se paragonato alle 250.000 calciatrici tesserate della Germania, le 90.000 dell’Inghilterra, le 73.000 della Danimarca e della Francia e le 170.000 della Svezia.

Forse è ancora prematuro per parlare di rivoluzione però qualcosa nel bistrattato panorama calcistico femminile italiano finalmente si muove: ci auguriamo che sia l’inizio di una nuova era.

Caterina Autiero

 

(*foto da ca)