Ha iniziato la carriera in Svizzera, ha vestito la maglia del Lilla prima di correre per 10 anni sulle fasce degli stadi italiani per poi arricchire la sua lunga carriera con un’esperienza in Premier e una in Germania: Stephan Lichtsteiner ha giocato in cinque diversi campionati vincendo 1 campionato svizzero, 7 campionati italiani consecutivi (dal 2011-12 al 2017-18), 5 Coppe Italia e 4 Supercoppe italiane. 

Soprannominato Swiss Express per la sua velocità e il suo correre su e giù sulla fascia destra, ovunque ha giocato ha lasciato il segno.
Classico “giocatore operaio” che ha saputo colmare alcune pecche tecniche con l’immensa grinta e il sacrificio.

Caratteristiche che non sono mancate nei dieci anni trascorsi in Serie A, da quel luglio del 2008 in cui Walter Sabatini lo portò alla Lazio strappandolo al Lille e alla Ligue 1.

Alla sua prima stagione, il tecnico Delio Rossi lo impiega come titolare nel ruolo di laterale destro di difesa. Il 31 agosto 2008 gioca la sua prima partita in Serie A, in Cagliari-Lazio ma è nel derby capitolino dell’11 aprile 2009 che segna il suo primo gol in biancoceleste.

Nella sua terza annata alla Lazio viene elogiato dagli addetti ai lavori e considerato il migliore terzino del campionato.

Dopo tre stagioni biancocelesti (in cui ha vito una Supercoppa e una Coppa Italia), nel 2011 passa alla Juventus e in breve tempo diventa uno degli uomoni simbolo dell’era Contiana.

Nell’esordio in campionato contro il Parma, Lichtsteiner sigla la sua prima rete in maglia bianconera: è anche il primo gol ufficiale segnato allo Juventus Stadium.

In bianconero, lo svizzero, diventerà lo straniero con il maggior numero di scudetti vinti nella storia del calcio italiano. Insieme ai compagni di squadra Barzagli, Buffon, Chiellini e Marchisio, è tra i 5 eptacampioni d’Italia del ciclo bianconero (2011-2018).

Dopo sette anni e quattordici trofei, decide di chiudere la sua esperienza juventina causa mancanza di ulteriori stimoli e, così, da svincolato, il 5 giugno 2018  approda all’Arsenal.

L’esperienza a Londra però non si rivelerà positiva per il terzino svizzero che il successivo 19 agosto si trasferisce da svincolato ai tedeschi dell’Augusta. In Baviera, il lucernese diventa un prezioso uomo-spogliatorio per il tecnico Martin Schmidt e il club che conquisterà la salvezza in Bundesliga. 

Euro 2020 sarebbe stata l‘occasione ideale per terminare una lungace significativa carriera ma non è stato possibile, così,  dopo 17 anni, oltre 620 presenze e 30 reti segnate con squadre di club alle quali si aggiungono 108 presenze con la nazionale svizzera, appende gli scarpini al chiodo. 

Con gli elvetici Lichtsteiner ha disputato come terzino destro tutte e cinque le fasi finali dei grandi tornei fino a diventare capitano a Euro 2016 e nel Mondiale 2018.

Lichtsteiner può essere inserito nella top-5 del calcio svizzero e ha lasciato un segno indelebile anche in Serie A.