È stato un inizio stagione molto differente per Spezia e Cittadella.
Entrambe le squadre hanno cambiato molti elementi ma la prima differenza, lampante, riguarda la guida tecnica. Dopo la splendida scorsa stagione, è arrivata la riconferma per Venturato sulla panchina del Cittadella; non è toccata la stessa sorte a Gallo – ex allenatore spezzino-: al suo posto Pasquale Marino, uomo di esperienza, al quale è stata costruita una squadra di giovani promesse, ma anche di veterani della categoria.
Un’altra differenza è l’andamento di queste prime giornate. Punteggio pieno per gli ospiti che, momentaneamente, sono in vetta alla classifica. Al contrario, inizio claudicante per la formazione ligure che è riuscita a conquistare solo tre punti nella sfida casalinga con il Brescia.
In occasione della sfida abbiamo deciso di intervistare Christian Pravatà –giornalista presso Estenews e direttore di www.tuttob.com-  e Rino Piotto –giornalista che segue quotidianamente il Cittadella per il Gazzettino di Padova-.
Quanto è cambiata la squadra rispetto allo scorso anno?
In cosa è migliorata e su cosa deve ancora lavorare?
CHRISTIAN: Lo Spezia ha cambiato molto rispetto allo scorso anno a partire dall’allenatore. Dopo Gallo è arrivato un tecnico esperto come Pasquale Marino. Senza nulla togliere al suo predecessore, Marino è il profilo giusto per una squadra che vuole ambire alla promozione.
Sicuramente il peso specifico in attacco è migliorato notevolmente con l’arrivo di Galabinov dopo la buona esperienza col Genoa, ma soprattutto la sua conoscenza del campionato cadetto, avendo militato con diverse squadre potrà fare la differenza.
Da migliorare ci sono ancora dei meccanismi dovuti alla nuova idea di gioco del mister e appunto dai nuovi giocatori che devono trovare l’alchimia giusta in campo per far funzionare tutto al meglio.
RINO: E’ cambiata molto, ben 14 giocatori. Ha venduto i due “gioiellini” Marco Varnier all’Atalanta (purtroppo infortunato subito!) e Christian Kouame al Genoa. Ha fatto un buon incasso e ha puntato su un livello medio di qualità migliore rispetto all’anno scorso. Pertanto ha una panchina più qualificata con soluzioni alternative molto valide. Deve solo continuare come è partita (vera sorpresa aver amalgamato fin da subito la nuova rosa) mantenendo gli equilibri raggiunti sotto ogni punto di vista.
Come arriva la squadra a questa partita?
CHRISTIAN: Arriva sicuramente carica avendo voglia di rivalsa dopo un inizio non certo entusiasmante, troppo poco per una squadra che, come dicevo prima, è attrezzata per arrivare tranquillamente in zona playoff e ambire a qualcosa di più.
RINOCon il morale alto e con forte autostima.
Cosa ti aspetti di vedere? E che formazione ti aspetti di vedere?
CHRISTIAN: Mi aspetto una bella battaglia perché abbiamo di fronte due squadre che non lasceranno nulla al caso è che si affronteranno a viso aperto.
Essendo ancora all’inizio del campionato c’è il lato positivo di non dover fare calcoli riuscendo anche a rischiare qualcosa in più.
RINO: Una partita aperta fra due squadre che giocano la palla in modo propositivo. Per il pubblico sarà uno spettacolo.
La formazione ricalcherà quella dell’ultima partita. Branca favorito su Proia come mezzala. Rientrerà Schenetti per Siega come trequartista. C
‘è però sempre in agguato la “rivoluzione” di Venturato che in vista o durante le infrasettimanali (e martedì ci sarà il forte Benevento a Cittadella) ha cambiato spesso anche 9-10 elementi.
Come credi finirà?
CHRISTIAN : Pronostici meglio non farli.
RINO: Tutte e due le squadre giocheranno per vincere. Deciderà l’episodio che condizionerà la partita.
Qual è il giocatore che più temi della squadra avversaria?
CHRISTIAN: Non c’è un giocatore in particolare perché il Cittadella ha nel gruppo il proprio punto di forza. Non nelle individualità.
Mister Venturato sta facendo molto bene proprio per questo motivo, perché ha concepito la sua idea di gioco in un meccanismo corale molto compatto.
RINO: Qui a Cittadella gli occhi sono puntati su Paolo Bartolomei, che ha lasciato un ottimo ricordo.
Venturato però non farà “gabbie” per murare il suo temuto tiro da lontano.
È cominciato da poco il Campionato, ma qual è l’obbiettivo stagionale?
CHRISTIAN: Sicuramente arrivare ai playoff e da lì sognare qualcosa in più.
RINO: Il Cittadella ha anche quest’anno dichiarato che il primo obiettivo è la salvezza.
Poi c’è da far meglio dello scorso anno. Quindi …. si sogna, ma non si dice.
Cambiamo argomento. Cosa ne pensi di quello che sta succedendo in Serie B?
CHRISTIAN: Voglio fare una premessa: il campo da i verdetti, ma se una squadra ha diritto di fare ricorso a seguito del fallimento di un’altra società è giusto che faccia valere i suoi diritti.
Quello che non mi è piaciuto -e penso anche che non sia piaciuto a moltissimi altri addetti ai lavori e ai tifosi- è stata la grande confusione che si è creata in estate e che ancora non sembra essere finita.
In generale anch’io sono d’accordo sul fatto di avere meno squadre per evitare situazioni di cui abbiamo parlato fuori dal campo, ma non mi è piaciuto il come si sia arrivati a questa soluzione.
RINO: Siamo al ridicolo e non da ieri. Meno modifiche faranno e meno danni ci saranno. A questo punto, a bocce in corsa, ogni variante complicherebbe ancor di più un quadro già devastato. Anche se riconosco che tutte le squadre che hanno fatto ricorso (ciascuna dal proprio punto di vista) hanno sacrosante ragioni. Ma si doveva risolvere ciascun problema a monte, ora i nodi sono al pettine. Ed è tardi per rimediare.
Aurora Levati