Ieri Gigi Riva ha compiuto 70 anni, domani Alessandro Del Piero ne festeggia 40. Novembre è un gran bel mese per le leggende del calcio mondiale, perchè sia Rombo di Tuono sia il Totem Juve lo sono. Parafrasando Ivano Fossati, sono geni scaltri del pallone che il tempo non sfiora. E della loro grandezza siamo consapevoli così come ci rendiamo conto di quanto la ricerca dei loro epigoni troppo spesso risulti vana. Come loro, nessuno mai. E’ per questo, celebrando Del Piero, campione del mondo e cittadino del mondo, che nasce spontaneo un sommesso invito alla Juve: riportalo a casa. Quando la sua avventura in India sarà finita. Quando avrà finito il lavoro per imparare che cosa fare in futuro. Quando verrà il momento. Perché lui, la Juve e milioni di tifosi bianconeri sanno che la sua casa è la Juve. Leggendo la splendida intervista rilasciata stamane a G.B. Olivero per la Gazzetta dello Sport, una volta di più si capisce che Del Piero è pronto per diventare il Boniperti del terzo millennio. Nei modi, nelle forme, con l’incarico che la società stabilirà di assegnargli; nel rispetto dei ruoli attuali: ma di questa Juve che Agnelli, Elkann e Marotta hanno ricostruito dopo il diluvio del 2006, un Mito come Alessandro Del Piero ne sarebbe il fiore all’occhiello, l’ambasciatore universale, un simbolo di tutto ciò che può rappresentare chi della Juve ha segnato un’epoca straordinaria.

Auguri, Alex. Per chi ama il calcio è stata una fortuna vivere il tuo tempo.

Xavier Jacobelli

La redazione