Spalletti in conferenza stampa prima di Inter-Spal

L’Inter esce indenne dalla trasferta di Europa League contro l’Eintracht Francoforte: il primo round degli ottavi di finale si conclude con un pari a reti inviolate, rimandando il verdetto finale alla partita di ritorno in programma per giovedì prossimo a San Siro.

Ad attendere i nerazzurri di Spalletti anche -e soprattutto- il match più importante del momento, cruciale per la classifica e in chiave qualificazione Champions: il derby di Milano contro i cugini che nella scorsa giornata di campionato hanno superato l’Inter rea di sconfitta a Cagliari, dove i nerazzurri hanno mancato di lucidità e reattività.

Prima di tutto, però, la Spal ospite a San Siro domani pomeriggio alle 15.00.

All’andata la squadra di Semplici ha dato filo da torcere ai nerazzurri in quel di Reggio Emilia, un dato che potrebbe ulteriormente complicare le cose ad una squadra nel bel pieno di un tour de force tra Campionato e Coppa.

Spalletti, ai microfoni durante la conferenza pre match, ha fatto un punto della situazione, tenendo conto del periodo delicato e ulteriormente compromesso da diffide e infortuni.

Pensa già alle partite prossime? L’Inter necessitava non prendere gol a Francoforte?
“E’ chiaro che quando le partite sono così ravvicinate, mettere a posto lo fa preparazione fisica. La squadra ha fatto una buona prestazione, però poi nonostante ci sia una buona prestazione e mentalmente i giocatori si portano dietro l’entusiasmo, i giorni a disposizione sono pochi e potrà succedere che sostituirò dei titolari con altri titolari. Qualcuno dovrò cambiarlo.

Quanto è importante il pubblico?
“Finché le partite scorrono e vengono a mancare determinati risultati, da qui in avanti i risultati divengono importanti per mantenere la posizione, perché è quello l’obiettivo. Lo stadio domani sarà pieno, come successo anche l’anno scorso, i tifosi fino all’ultima partita sono rimasti convinti delle nostre qualità per poter raggiungere un obiettivo importante e anche quest’anno fanno vedere che credono nelle nostre possibilità e sarebbe bello festeggiare questo compleanno dei 111 anni, con tanti numeri uno presenti, perché l’unicità – la somma dei numeri uno – festeggiare tutti insieme sarebbe l’epilogo migliore che potrebbe venir fuori in questo momento”

E’ cambiato qualcosa con Icardi? Sarà necessario un faccia a faccia tra lei e Mauro?
“In questa situazione io non sono stato molto aggiornato in quanto successo ieri ma chi meglio di Marotta può sapere cosa fare? Ci sono cose che devono essere chiarite e Marotta curerà tutte le componenti, per cui è giusto che parliate con lui che porta avanti questa possibilità di dialogo. Per quanto riguarda me, io devo creare tutte le attenzioni possibili, man mano che il tempo scorre c’è sempre meno spazio e tempo per quelle che sono le attenzioni da mettere in campo”.

Tre partite importanti che possono portare una svolta, cosa si aspetta dalla squadra come atteggiamento? Da un punto di vista fisico, Icardi può essere pronto?
“Dalla squadra mi aspetto che si faccia trovare pronta in qualsiasi situazione. Abbiamo come sempre detto un numero di calciatori che ci permette di mettere sempre in campo l’Inter e sarà così anche nelle prossime partite. Gli allenamenti sono importanti per tutti però dipende anche qual è stato il tuo trascorso. Star fermo ti può servire per caricare e rigenerare le tue potenzialità”. 

Quanto influiranno le diffide sulla formazione? Avrà una parola in più per Lautaro nell’attenzione da metterci?
“Quando si giocano partite così ravvicinate la prima cosa che conta è il primo risultato da portare a casa, quindi quella di domani, ma allo stesso modo si fanno tutte le valutazioni che ci vogliono per il caso nella settimana che andiamo ad affrontare. E’ una valutazione che facciamo pure noi, quella raccomandazione a Lautaro è stata fatta già subito quando ha preso l’ammonizione precedente, non ora. Farsi ammonire, per esempio perché toglie la maglia è una cosa che dovrebbe riuscire ad evitare”

Quello che è successo in queste settimane ha interrotto il percorso di crescita iniziato l’anno scorso o lo ha accresciuto?
“Tutte le situazioni che ti passano davanti sono un’opportunità per far vedere che sei in grado di andare avanti e crescere. Noi dobbiamo far capire in tutto quello che vogliamo e dobbiamo fare, non dobbiamo avere dubbi su quello che deve essere il nostro futuro e il nostro atteggiamento”.

Cosa risponde a chi la accusa di trattare Icardi come aveva trattato Totti?
Prima di tutto io non tratto. Vado ad esibire una professionalità per quella che è. In una società ci sono dei ruoli e delle possibilità di agire in merito a quello. Lavoro in base alla mia posizione cercando di fare quello che è il meglio per l’Inter. Chi è che dice questo? Non sarà mica sul suo Facebook (ride ndr)”.

Come procede il recupero di Nainggolan anche in vista del?
“Questo lo valuteremo strada facendo anche se lui, per quella che è la mia conoscenza, ci ha abituati a dei recuperi sensazionali però credo sarà difficile vederlo in campo per il derby. La differenza la farà il day by day. In questo momento non possiamo dire nulla”.

Questo è il momento di dare una risposta ulteriore per alcuni giocatori come Joao Mario o Gagliardini?
“Loro si sono sempre allenati bene, loro non debbono fare adesso qualcosa in più, devono fare sempre qualcosa per la squadra, è quello che chiedo sempre da tutti i componenti della rosa sempre. Non ora. Non è un andare a giocare al posto dell’altro ed essere più bravo, ma dare il massimo per giocarci a fianco, dare il sostegno con il suo contributo. Nessuno prende il posto di nessuno, si deve far bene per dare il sostegno al compagno”. 

E’ il momento peggiore da quando è qui dal punto di vista delle risorse?
“Io sono a posto con tutto quello che ci vuole per dare risultato e dare seguito a tutto quello che stiamo facendo. In alcuni momenti avremmo potuto fare meglio, in altri abbiamo fatto bene ma ha fatto vedere di avere l’intenzione di andare avanti. E’ la stessa reazione che mi aspetto anche domani da chi scenderà in campo e da chi starà in panchina”.

Il ritmo sempre molto alto della Spal che all’andata vi ha messo parecchio in difficoltà in questo, quanto può influire viste le partite ravvicinate?
“Quando andiamo a prendere le analisi, sia a livello di squadra che a livello singolo, siamo oltre la media, in alto alla classifica in questi dati qui. Daremo seguito a quelli che sono buoni numeri a livello di corsa e intensità. Per l’importanza del momento sono sicuro che metteranno anche un po’ di extra nel metterci qualcosa di più“.

GOL DI TACCO A SPILLO – Quanta fiducia le dà quanto svolto da De Vrij e Skriniar nella partita di giovedì in vista di domani ma soprattutto del derby?
“Loro sono quelli che ho usato di più e spesso la linea difensiva è stata usata d’esempio, hanno dato un contributo importante e hanno fatto vedere la loro forza fisica e in costruzione del gioco. Poi, però, non c’è da dimenticare che quando hanno giocato Miranda o Ranocchia hanno fatto anche loro molto bene, ma è un lavorare correttamente da parte di tutto il reparto che da beneficio a tutta la squadra, sulla linea difensiva meno perché fa la differenza il comportamento di reparto”.

Egle Patanè