Si è conclusa da poco la conferenza stampa pre-match di Inter-Rapid Vienna valida per il ritorno di sedicesimi di Europa League in programma per domani sera alle 20.30 a San Siro. L’allenatore nerazzurro, in compagnia di Antonio Candreva, si è apprestato a rispondere alle domande in merito alla partita di domani, la situazione ambientale attuale e non sono mancati i quesiti e i riferimenti a Mauro Icardi, argomento che al momento parecchio di attualità.

FLASH NEWS – Arrivati i risultati degli esami svolti da Mauro Icardi

Che atteggiamento dovrà avere domani l’Inter?
Sicuramente non quanto fatto nel secondo tempo della partita d’andata perché loro hanno dimostrato di avere qualità, probabilmente all’inizio c’erano arrivati con qualche timore in più, poi quando siamo riusciti a incanalare la partita verso una direzione più vantaggiosa per noi, hanno giocato più liberi facendo vedere di avere qualche qualità. Devono fare la partita e questo mette noi nella condizione di stare attenti; loro sono usciti vittoriosi in una trasferta come quella di Mosca e se non hai personalità su quei campi lì non ci vai a vincere, per cui noi abbiamo ancora da qualificarci”

C’è una correlazione diretta tra l modo di interpretare il ruolo da Lautaro e il rendimento degli ultimi tempi dell’Inter e se quando tornerà Icardi dovrà riconquistarsi il posto da titolare?
“Icardi e Lautaro sono molto simili, entrambi due punte centrali ma come tutti i calciatori forti possono coesistere. Quando si arriva ad un livello di qualità come la loro poi le cose le mettono a posto da soli. Uno è più bravo in area, l’altro è più disinvolto anche a venir fuori. Non c’è bisogno di mettere i puntini. Lautaro deve far vedere che a contatto con la porta ha la stessa eccezionale bravura dell’altro, però poi, nel fraseggio dà qualcosa in più. Noi fino a poco tempo fa e non c’era Icardi dicevamo che era un’assenza pesante, ora che non può giocare è lo stesso”.

Quando pensa di riavere Icardi?
“Ci sono degli esami e in base al risultato degli esami verrà fatto un programma messo a puntino per riaverlo”

Contro la Samp si è vista una squadra con più coesione, può essere un effetto positivo di quanto sta accadendo?
“No, dipende dal fatto che i nostri calciatori vogliono fare qualcosa di diverso, qualcosa che vada verso il meglio. Per un allenatore è grandioso lavorare con dei ragazzi così”

L’Inter si sente favorita per vincere il titolo?
“L’Inter è favorita come ce ne sono altre cinque o sei favorite. Quando si parla di vicnere competizioni così, non c’è una sola favorita ma un pacchetto di squadre favorite, perché a tutte viene posto lo stesso obiettivo, noi siamo dentro questo pacchetto e dobbiamo ambire ad andare più in là possibile. Poi sarà lo scorrere delle partite se sarà un livello in linea con quello che vuole la nostra società, la nostra storia, la nostra maglia”.

Cosa si è visto di diverso in queste partite al di là dello sforzo mentale?
“Di diverso si è visto che la squadra vuole correggere gli errori fatti precedentemente, mettendo in campo delle attenzioni in più ai particolari che poi fanno la differenza. Sono due vittorie importanti in campionato che hanno difeso il terzo posto. Se dovessimo passare il turno è un traguardo che mette in evidenza la bontà e la qualità di questi calciatori, anche quelli che hanno giocato di meno perché anche quel quarto d’ora in cui utilizzi quei giocatori che giocano meno, è un dettaglio che fa la differenza. Avere il loro supporto diventa importante”.

Come cambia il modo di giocare della squadra tra Icardi e Lautaro?
Realizzatori come Mauro ce ne sono pochi, come striker di manovra e nell’appoggiare la squadra siamo stati tutti d’accordo nell’avergli chiesto qualcosa in più, cosa che ha Lautaro. Però quello d’importante, quello messo davanti, è una cosa fondamentale da sottolineare in funzione alla squadra. In queste partite abbiamo corretto degli errori, fatto passi in avanti e va sottolineato”

Le ‘girano’ un po’ a vedere le gare di Champions, avendo sfiorato la qualificazione?
“Un po’ di più di un po’ ma è chiaro che va sempre preso il risultato dato dal campo e se non abbiamo fatto proprio tutto quello che dovevamo fare, poco ci è mancato. I clienti che avevamo erano veramente scomodi, chiaro che come si era messa la situaizone lì bisogna andare a guardare in profondità perché quel centimetrino in più per portare a casa la qualificazione potevamo farlo, però va accettato e bisogna farne tesoro di un’esperienza importante che serve a quel percorso che abbiamo iniziato insieme e stiamo portando avanti”.

Come si tiene alta la concentrazione con tutto quello che è accaduto?
Il discorso è mettere prima di tutto a fuoco il fatto che queste cose qui non si risolvono con le chat, i video e i like ma con lo stare insieme qualche volta anche essendo un po’ al di sopra di quello che dovrebbe essere il rapporto, per far diventare reale il contatto. Se ci si ricorda come si faceva una volta diventa tutto più facile. Anche se il mondo è diventato tecnologico forse sarebbe meglio far come una volta. Essere giusti è la cosa migliore. Probabilmente non mi è sempre riuscito essere totalmente giusto ma ci ho sempre provato perché mandare sempre messaggi che arrivino a tutti è quello che ho sempre provato a fare, perché di fronte hai sempre la squadra. La squadra sa ragionare e sa prender notizie da quelle che sono queste competenze, regole, raccomandazioni che si danno per essere corretti nei loro confronti e andare a lavorare in maniera totale per il bene della squadra, del Club e dei nostri tifosi. Noi dobbiamo rendere conto sempre a qualcuno, all’Inter, ai nostri tifosi. Sono i nostri tifosi che ci permettono di essere dei campioni o dei professionisti di altissimo livello. Lo dobbiamo a loro e alla loro partecipazione emotiva fisica e numerica che c’è tutti i giorni a San Siro e qualche volta prendere delle posizioni scomode ma che hanno però un fondamento. Questo si diceva anche prima va a determinare che ci siano delle opinioni a riguardo però gli addetti ai lavori si sono espressi di come si vive all’interno delle dinamiche dello spogliatoio e di conseguenza non si fa altro che portare avanti un discorso costruttivo di dove gli altri possono vedere ci sia un ragionamento solido. Poi ci sono quelli che ne traggono alcune conclusioni per creare casino ma il casino è un opinione. Bisogna far vedere che si va a lavorare in funzione di questo regolamento che fanno il bene dell’Inter”.

Come sta procedendo il recupero di Keita e che tempistiche ci sono?
“Questo non possiamo dirlo perché eravamo convinti di averlo a disposizione forse per domani e quasi sicuramente per la partita di domenica ma non sarà così, di conseguenza dobbiamo aspettare un altro po’ di tempo. Keita, come Mauro, è un’assenza importante”.

Quante possibilità ci sono di vedere Icardi protagonista nel lungo periodo?
“Secondo me meglio se si va a fare la cosa giusta, rafforzare quello che stiamo facendo in questo momento qui, perché noi dobbiamo giocare una partita domani sera con questi giocatori a disposizione, poi se la cosa viene ragionata in maniera naturale e si guarda da un punto di vista di logica, al cento per cento“.

 

Candreva: “Mauro? Lui ci tiene e noi lo aspettiamo a braccia aperte”

Candreva conferenza stampa Inter Rapid Vienna
Foto: FcInternews

Se la squadra va avanti ci sarà più spazio per giocatori che, come te, hanno giocato meno?
“Al di là delle situazioni personali è importante passare il turno per la squadra. Vogliamo arrivare più avanti possibile perché ci teniamo e perché siamo l’Inter

Per chi gioca nel tuo ruolo, giocare con un attaccante che occupa diversamente l’area cambia qualcosa?
“Come diceva il Mister sono due attaccanti tra virgolette diversi, Mauro è più un attaccante da area di rigore un po’ velenoso, per noi che ci giochiamo da più tempo ti dirige verso il primo palo, ci devi mettere più forza; per quanto riguarda Lautaro il gol magari, da qualsiasi palla, te lo può reinventare, cercando in tutta l’area la situazione per far male agli avversari.

Mauro com’è con voi in questi giorni? Vi ha trasmesso qualcosa dopo il provvedimento?
“Di questa situazione si è parlato tantissimo, ne han parlato l’allenatore, il presidente i dirigenti. A Mauro è dispiaciuto un sacco come a tutti noi, è un caro ragazzo, lo aspetteremo a braccia aperte quando sarà recuperato al cento per cento”.

Voi aspettate mauro ma mauro com’è con voi? come si pone? cosa vi ha trasmesso?
“Penso che, non vorrei essere ripetitivo, noi domani ci andiamo a giocare una partita importante, soprattutto anche per chi ha giocato meno. Abbiamo voglia di giocare e far bene. Come detto prima Mauro è sempre stato sorridente, sta recuperando da un infortunio, lui ci tiene e noi ci teniamo a recuperarlo e lo aspettiamo, ripeto, a braccia aperte.

Cambieresti qualcosa di questa tua avventura all’Inter?
“L’unica cosa che cambierei è che l’anno scorso fatto zero gol, cambierei questo, tornerei indietro e darei un contributo maggiore ai miei compagni”.

 

Egle Patanè