Era tra le più accreditate alla promozione. Fino all’ultimo, a Palermo si è sperato e lottato per tornare nella massima serie: in campionato, nei play off, per via giudiziaria, e invece…
… il campo e il palazzo dicono che il Palermo dovrà ancora attendere prima di accedere in Serie A.

Con Dolores Bevilacqua, giornalista di Mediagol e conduttrice del programma “Lady Mediagol” (con Noemi Cusano e Giulia Marraffa), indaghiamo l’umore rosanero.

Come definiresti questa stagione del Palermo?
Per i tifosi certamente una giostra di emozioni, tra altri e bassi, con un epilogo amaro per come è andata a Frosinone.
Per la società un esame di riparazione non superato, nonostante ci fossero tutti i presupposti per figurare brillantemente in questo campionato.

Come hai vissuto questi playoff?
Ti aspettavi che Frosinone e Palermo finissero in finale o ti aspettavi qualche sorpresa da Cittadella e Venezia?

I playoff sono una vera lotteria e, fin dall’inizio, non escludevo potessero esserci sorprese soprattutto dal Venezia che è arrivato molto carico all’appuntamento col Palermo.

Come ha vissuto la piazza questa mancata promozione?
Per i tifosi è stata una delusione, non soltanto per la mancata promozione. In generale nei confronti del mondo del calcio verso alcuni eventi deludenti a livello di fair play ed educazione allo sport: i comportamenti antisportivi dei giocatori del Frosinone sono stati sotto gli occhi di tutti, una sconfitta, che di calcio giocato ha avuto molto poco, brucia ancor di più.

Riguardo a questo, quali credi saranno le prossime mosse della Società ?
La Società sicuramente proporrà l’appello al giudice sportivo nei confronti dell’ultimo rigetto.

Al di là del ricorso, che squadra pensi che costruirà il Palermo per la prossima stagione?
Gli esiti dell’appello saranno determinanti: un’ eventuale permanenza in B obbligherebbe la società a ridimensionare il proprio budget e prevedo la cessione di quei giocatori che aspirano alla A.

Live Sicilia Sport

Adesso, usciamo dalla più stretta attualità e guardiamo alla stagione…

Qualè stato il momento di svolta del campionato?
Senza dubbio il febbraio orribile!

Cosa hai pensato all’arrivo di Tedino? Che voto gli daresti per il lavoro svolto a Palermo?
Il mister è stato una scoperta giorno dopo giorno in ritiro. All’inizio ero più che altro curiosa di vederlo all’opera. È arrivato senza grandi proclami, si è dedicato immediatamente a ricostruire dalle fondamenta un gruppo letteralmente annichilito dalla brutta retrocessione dell’anno precedente.
Gli darei 8 per quanto visto nel girone di andata, poi la ripresa e il mese di febbraio sono stati devastanti per tutta la squadra e a quel punto si è rotto qualcosa. A
prescindere dall’aver perso le redini del gruppo, ritengo che le responsabilità di un girone di ritorno deludente siano da dividere equamente con la proprietà.

Quale giocatore è riuascito a mettere in luce e quale no?
Ha sicuramente rivalutato agli occhi dei tifosi Struna, facendone un fulcro al centro della difesa. La sua impresa disperata è stata, invece, Posavec, ma credo che il giovane portiere sarebbe stata una mission impossibile per chiunque. Molto bene comunque con tutti i più giovani.

Cosa non è andato sotto la gestione Tedino?
Pensi che sia stata una scelta valida quella di cambiarlo a poche giornate dalla fine?
Il Palermo nel mercato di gennaio è rimasto fermo al palo e la battuta d’arresto alla ripresa del campionato ha incrinato tutti gli equilibri.
Probabilmente la scelta di esonerarlo avrebbe avuto effetti migliorativi sulla regular season se effettuato contestualmente a quella di Lupo.

Repubblica Palermo

Cosa è cambiato sotto la gestione Stellone?
Troppo poco tempo per incidere nelle quattro giornate finali, sicuramente più visibile la sua mano nei playoff, soprattutto sul piano mentale.

Concludiamo uscendo fuori tema…

Donne e calcio: Cosa ne pensi?
Ritengo che negli ultimi anni abbiamo assistito ad un cambiamento del ruolo delle donne, che, da semplici accessori scenografici nelle innumerevoli trasmissioni sportive sono diventate protagoniste competenti, arricchendo con la sensibilità propria del gentil sesso le fredde analisi statistiche cui spesso il calcio commentato si riduce.

Aurora Levati