Serie A: il grande valzer delle panchine, tra rivoluzioni e ritorni illustri

Il mercato estivo si appresta a vivere grandi cambiamenti tra le panchine di Serie A, tra addii illustri e grandi ritorni con effetto domino

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L’estate 2025 si apre con grandi rivoluzioni sulle panchine della Serie A. Il quadro degli allenatori si sta definendo giorno dopo giorno, in un mercato che somiglia sempre piĂą a un domino in cui ogni mossa influenza la successiva. Tra conferme importanti, ritorni clamorosi e addii eccellenti, le “grandi” del campionato stanno ridisegnando il loro futuro, e l’effetto cascata coinvolge tutta la Serie A.

La notizia piĂą clamorosa arriva da Milano, sponda nerazzurra: Simone Inzaghi lascia l’Inter dopo quattro stagioni. Una decisione maturata nell’incontro con la dirigenza e legata all’offerta monstre dell’Al Hilal da 27 milioni a stagione per due anni, che l’allenatore ha deciso di accettare.

Ora l’Inter guarda avanti e ha avviato i primi contatti con Cesc Fabregas, reduce da un’esperienza positiva a Como. Lo spagnolo è intrigato dalla proposta, ma il progetto a lungo termine con il club lariano potrebbe trattenerlo sul lago. Resta in attesa anche Cristian Chivu, già legato al club per storia e lavoro nel settore giovanile, ma il Parma non vuole fare a meno del suo allenatore, tra i protagonisti della salvezza conquistata. Insomma, un incastro da risolvere, anche perché l’Inter vorrebbe un profilo giovane ma già con idee chiare.

Dall’altra parte di Milano, invece, è già tutto deciso: il Milan ha ufficializzato il ritorno di Massimiliano Allegri. Il club ha deciso di puntare sull’usato sicuro. Allegri, che torna dopo 11 anni, ha firmato un biennale con opzione, con l’obiettivo di riportare stabilità e concretezza. Il suo arrivo è anche una risposta chiara alla nuova Inter post-Inzaghi. 

Altro ritorno illustre è quello di Maurizio Sarri alla Lazio. Dopo la parentesi con Baroni, il presidente Lotito ha deciso di riportare in panchina l’allenatore toscano, legato al club da un filo mai realmente spezzato. Sarri ha firmato un biennale e tornerĂ  a Formello in settimana per pianificare la nuova stagione. “Una scelta di cuore e di visione”, l’ha definita il presidente. Un ritorno che sa di ripartenza, ma anche di continuitĂ  con il passato recente.

A Roma, invece, si scrive la fine di un’epoca e l’inizio di un’altra. Gian Piero Gasperini ha detto addio all’Atalanta dopo nove intensi anni e ha mantenuto la parola data alla Roma, nonostante un tentativo della Juventus. Il summit a Firenze nei giorni scorsi tra il tecnico, la proprietà e il club, ha sancito l’inizio del nuovo ciclo. Gasperini porterà con sé non solo il suo stile di gioco ma anche una forte impronta nella costruzione della rosa.

Questo addio ha inevitabilmente messo in moto anche il casting a Bergamo, dove l’Atalanta è ora a caccia di un successore in grado di proseguire la filosofia tattica: tra i nomi sondati, Motta, Palladino, Juric e Vieira, quest’ultimo però stimato dal club genoano che vorrebbe continuare il percorso con il proprio tecnico. 

Situazione ancora fluida invece alla Juventus. Il club bianconero sta riflettendo se confermare Igor Tudor oppure virare su un profilo più “alto”, capace di dare nuova spinta al progetto tecnico. Conte e Gasperini sono sfumati, e ora l’attenzione si è spostata su Marco Silva del Fulham, molto apprezzato dal nuovo DG Damien Comolli.

Una scelta che non può più essere rimandata troppo a lungo, anche perché le altre grandi si stanno già muovendo con decisione. La Juve, in questo momento, appare più attendista, ma non si esclude, a poche giorni dal Mondiale per Club, una conferma del tecnico croato. 

Il valzer prosegue anche lontano dai riflettori delle grandi. A Firenze, il club viola è a caccia del successore di Palladino, che ha risolto consensualmente il contratto: Pioli è una pista affascinante ma difficile, e restano vive le candidature di Farioli, Gilardino e Vieira.

Baroni ha lasciato la Lazio per accasarsi (probabilmente) al Torino, mentre Italiano è stato confermato con entusiasmo a Bologna dopo la vittoria in Coppa Italia. Il Napoli, dal canto suo, va avanti con Antonio Conte, sostenuto in pieno da De Laurentiis e dai tifosi.

Fabio Grosso resta alla guida del Sassuolo dopo la promozione, mentre a Udine Runjaic ha confermato la sua volontà di proseguire. Infine, tra le panchine più incerte, ci sono quelle di Cagliari con Nicola vicino all’addio, dell’Hellas Verona dove si attende un confronto con Zanetti, del Lecce con Giampaolo e di Pisa e Cremonese, con Inzaghi e Stroppa al momento non sicuri di rimanere sulle rispettive panchine. 

Martina Giuliano