La Serie A delle sorprese – escludendo i primi due posti – è ormai giunta al termine. Non c’è dubbio che tra vittorie e fallimenti ci sia da annoverare anche l’operato dei vari allenatori italiani.

C’è chi ha compiuto dei veri miracoli calcistici, portando in alto o salvando le squadre più inaspettate. Altri allenatori, con team pieni di potenziale, hanno concluso la stagione in un nulla di fatto mentre altri mister ancora sono stati tra le cause di grandi fallimenti.

Analizziamo dunque i sei nomi sulle panchine italiane che nel bene o nel male hanno fatto più discutere.

I TOP

Impossibile non citare a tal proposito Gian Piero Gasperini, probabilmente la personalità più elogiata della Serie A in quest’annata.
Con lui in panchina l’Atalanta è riuscita a catapultarsi nel calcio dei grandi, conquistando uno storico terzo posto con una rosa collaborativa, talentosa e piena d’umiltà.
Il lavoro di Gasperini con la Dea è in corso già da tempo e i frutti si vedono più maturi che mai. 

A discapito dei pronostici è stato degno di lode anche il lavoro svolto da Walter Mazzarri con il suo Torino.
Un settimo posto affatto lontano dai bersagli europei e una stagione competitiva anche nei confronti dei club più forti. Se i granata continueranno su questa scia riusciranno a portare a casa ottimi risultati. Non c’è dubbio che parte del merito sia della grinta che Mazzarri sta infondendo a questi ragazzi.

Ma un allenatore non deve solo svettare in classifica con la propria squadra per essere un vero condottiero. Ne è il celebre esempio Sinisa Mihajlovic, arrivato a metà stagione per recuperare un Bologna quasi in Serie B.
Destino vuole che il suddetto Bologna abbia poi concluso la sua stagione al decimo posto…!
Destino? Ma quale destino… lo vuole mister Sinisa!
La stoffa del guerriero non gli manca di certo e con i suoi modi spesso bruschi ma efficaci è riuscito a dare lo scossone giusto ai rossoblù. Chapeu.

Immagine: profilo twitter ufficiale FC BOLOGNA

I FLOP

Ma non poteva certo essere tutto rose e fiori in una Serie A dove addirittura squadre come la Fiorentina hanno rischiato di fare un salto in B.
Al banco degli imputati mettiamo dunque Vincenzo Montella, che era arrivato per salvare il mezzo disastro combinato da Pioli ad inizio stagione ma che è finito per non vincere nemmeno una partita.
Eppure lui con la Viola, dotata anche di un buon organico, aveva già un certo feeling…

Getty Images

Nella stessa situazione dei fiorentini si è trovato il Genoa, anche lui graziato all’ultima giornata da una papabile retrocessione. Dunque il rapporto travagliato tra Cesare Prandelli ed il calcio italiano continua. Un allenatore senza pugno di ferro che ha provato a salvare una situazione gestita male in primis dalla dirigenza genoana.

I guai però li hanno fatti anche quelli dei piani alti.

Esonerato Di Francesco

Diciamo che tra parecchie note dolenti sulle panchine delle big è d’obbligo citare anche Eusebio Di Francesco.
Sembrava potesse fare tanto per i giallorossi ma alla fine è sempre stato sul filo del rasoio, con troppi rischi sulle spalle che l’hanno portato lontano dalla lotta selvaggia per i posti che contano. La semifinale di Champions raggiunta lo scorso anno era forse un fuoco di paglia per l’ex tecnico giallorosso?

 

Federica Vitali