Piovono gol in Serie A“. Non solo l’acqua piovana ha bagnato alcuni campi nella quarta giornata di campionato, bensì anche le innumerevoli reti segnate, 34. Alcuni giocatori si sono portati a casa il pallone, altri si sono accontentati di una doppietta. C’è chi, poi, ha preferito la qualità alla quantità. Federico Chiesa è stato autore di una rete fantastica che ha spiazzato portiere e difesa avversaria durante l’anticipo di sabato, Fiorentina-Bologna ma non non è stato l’unico. A Ferrara, Joao Pedro, poco dopo aver indossato la fascia da capitano, ha messo a segno un gol con un tiro dalla distanza che ha bucato la rete.

Per la serie, chi più ne ha più ne metta, non sono mancate neppure le doppiette. Le squadre della Capitale sono state trainate dai loro numeri nove. All’Olimpico Edin Dzeko ha sentito urlare il proprio nome dai tifosi giallorossi per due volte e a distanza di ventiquattro ore, stessa sorte è toccata a Ciro Immobile che ha salvato i suoi mettendo a segno, a pochi minuti dal triplice fischio e comparendo già tra i marcatori, il gol della vittoria biancoceleste.

 

Il vantaggio della Lazio è stato per ben due volte “momentaneo e ribaltato” nel corso della partita grazie a un classe 2001, Pellegri il quale, entrato in corso nel primo tempo, ha spiazzato Strakosha, permettendo al proprio team di pareggiare per ben due volte anche se, ai fini del risultato, le sue reti non hanno portato punti a casa. Il giovane attaccante ha però confermato le qualità di cui si era tanto parlato e che ha confermato essere una promessa del calcio italiano.

A San Siro, nella sua prima da titolare in campionato con la maglia rossonera, due gol anche per Kalinic che non poteva desiderare un “battesimo” migliore nella scala del calcio.

Non c’è due senza tre, si dice e lo sanno bene Dybala e Mertens, protagonisti – rispettivamente – contro Sassuolo e Benevento. Il dieci argentino ha incantato, realizzando due reti su azione e una su punizione, una pennellata che ha lasciato Consigli senza alcuna possibilità di respinta.

L’attaccanta belga, invece, ha partecipato con i propri gol all’imbarcata riservata dagli azzurri ai “cugini” del Benevento, nel derby campano. Mertens, oltre che una rete in movimento, ha calciato per due volte dagli undici metri e alla fine del match ha potuto festeggiare non soltanto il risultato del gruppo, ma anche personale. La quarta giornata di campionato si chiude, dunque, con un quesito: troppo forti i giocatori offensivi delle nostre squadre o, a volte, la vita gli viene resa facile dalle difese?

Chiara Vernini