E’ finita un’altra stagione, appuntamento al 21 agosto (data di inizio del campionato 2016-2017). Per qualcuno è stato dolce, per altri amaro ma comunque la serie A si conferma un campionato tutt’altro che scontato.

Juventus FC's players celebrate the Italian Serie A championship (Italian "Scudetto") at the end of the soccer match against UC Sampdoria at the Juventus Stadium in Turin, Italy, 14 May 2016. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

E’ il campionato della Juve che nelle prime dieci giornate aveva racimolato appena 12 punti poi, con una rimonta epica, arriva a conquistarne 91 e a imporsi su tutte per la quinta volta di fila (73 punti sui 75 disponibili dalla 11ª alla 35ª giornata e 10 gare consecutive senza subire gol).

Napoli's Gonzalo Higuain exults after scoring the goal of 0-1 during the italian serie A soccer match AC Chievo Verona ? SSC Napoli at Bentegodi stadium in Verona, 25 October 2015. ANSA / GIUSEPPE ZANARDELLI

E’ il campionato dei record di realizzazioni ma anche dell’imbattibilità: è quello in cui milita Gonzalo Higuain, uno che è stato capace di mettere a segno 36 gol ma anche quello in cui  milita Buffon che ha fissato il record di minuti senza subire reti a 973.  E’ il campionato delle tante capolistacinque sono le squadre che si sono appropriate del primo posto in solitaria. Ebbene, anche questo dato rappresenta un record assoluto per il campionato di Serie A (mai era capitato che, nell’era dei tre punti per vittoria, ci fossero così tante capolista in un singolo torneo) e questo la dice lunga su quanto sia stato un campionato avvincente. Salutiamo un altro campionato fatto di emozioni, colpi di scena, cavalcate, esoneri, cadute e risalite.

E’ la notte dei saluti. Ai titoli di coda generali si aggiunge l’emozione per la fine della bellissima carriera in bianconero di Totò Di Natale. Il nuovo splendido Friuli è tutto per lui, il talento silenzioso napoletano giunto a Udine nel 2004; ha aiutato l’Udinese a conquistare un terzo, un quarto posto e l’Europa che conta; ha vinto due volte il titolo di capocannoniere della A (con 29 e 28 gol nel 2010 e nel 2011), è andato per nove campionati di fila in doppia cifra.  Ha rifiutato la Juventus per i colori bianconeri del Friuli ma, a quasi 39 anni, dice basta.

Lacrime dei friulani, lacrime anche per Klose che saluta la nostra serie A. “Sono stati 5 anni che non dimenticherò mai“, le sue parole al microfono rivolte a tutto lo stadio Olimpico (forse mai così affollato in questa stagione). “Siete veramente grandi – ha aggiunto il tedesco -, vi auguro per il futuro tutto quello che meritate, grazie di cuore: siete incredibili“. Dopo 170 partite, 63 goal e una storica Coppa Italia conquistata ai danni della Roma, le strade si dividono.

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I due bomber non smettono con il calcio giocato ma hanno deciso di lasciare i rispettivi club e hanno detto addio come meglio sanno fare: con un gol ( per entrambi su calcio di rigore).

Salutiamo tanti campioni che hanno deciso di appendere gli scarpini al chiodo. Toni, Abbiati. Ricorderemo i commoventi addii bergamaschi di Bellini e di Denis e la commozione viola di Pasqual.

Questa notte conclusiva salutiamo, oltre alle già retrocesse Hellas Verona e Frosinone, anche il Carpi. Il verdetto è arrivato, il Palermo si è salvato. I rosanero battono il Verona, che ha onorato la partita creando non poche difficoltà. Termina 3-2 e i siciliani si salvano mantenendo un punto di vantaggio sul Carpi che vince a Udine per 2-1 ma retrocede in serie B.

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Si chiude il sipario sulla nostra serie A, non resta che aspettare la Coppa Italia per avere ancora l’ultimo verdetto stagionale: chi si aggiudicherà un posto in Europa tra Milan e Sassuolo? (anche questo la dice lunga su quanto sia stata una stagione davvero speciale)

Caterina Autiero