La famiglia Di Francesco sembra rispettare una tradizione che la lega a quella neroverde: prima papà Eusebio, adesso il figlio maggiore Federico, per continuare a scrivere quanto di importante il club di Squinzi è riuscito a compiere con il tecnico in panchina.

L’attuale tecnico della Roma ha preso la guida della squadra emiliana nella stagione 2012/13 quando ancora militava nella Serie B e grazie al posizionamento in testa alla classifica a fine anno, la Serie A non è stata più un sogno ma è divenuta realtà.

foto: pianetamilan

Il primo periodo nella massima serie, però, non è andato come la società sperava e così il 28 gennaio 2014 un comunicato annunciava, a seguito del match salvezza contro il Livorno, l’esonero dell’allenatore: un addio che, poco dopo, si è trasformato in un arrivederci durato soltanto un mese e pochi giorni.

La decisione del club di riprendere Eusebio si è dimostrata la più sensata ed importante presa da lì a poco: non soltanto il Sassuolo ha raggiungo la permanenza in A in quella stagione, ma dopo solo due anni di salvezza assicurata con posizionamenti ottimali,  ha raggiunto la qualificazione storica in Europa League, avendo collezionato 16 vittorie, 13 pareggi e soltanto 9 sconfitte complessive.

Anche in Europa si sono saputi far rispettare e riconoscere i ragazzi di Di Francesco, tanto da riuscire nell’impresa di una squadra italiana di battere l’Atletico Bilbao nella propria casa al Mapei.

Quanto di positivo e buono è stato fatto da Di Francesco Senior non è stato certo dimenticato dalle parti di Sassuolo e anche il suo addio, seppur doloroso e rimpianto, è stato compreso da tutti, società e supporters compresi.

Gli stessi felici dell’approdo di Federico,  pronto a lasciare il segno non dalla panchina ma  dal reparto avanzato del rettangolo verde di gioco a suon di reti.

L’ultima stagione nel Bologna è servita a consacrarlo agli ordini di Donadoni: nonostante l’infortunio, 24 presenze, un gol e tre assist per un totale di 1598′ disputati.

Arriva a Sassuolo con la voglia di giocare e di far bene in una città e in un ambiente che ben conosce, come da lui ribadito nel post che ha pubblicato sul proprio profilo ufficiale per consacrare l’inizio di questa nuova avventura.

 

Un nuovo Di Francesco è adesso neroverde, un nuovo percorso lo attende e se è vero che buon sangue non mente, ne vedremo delle belle.

 

Chiara Vernini