Una svolta storica nel mondo del calcio italiano: per la prima volta nella storia, una donna rivestirà il ruolo di vicepresidente dell’Associazione italiana calciatori.

Non una donna qualsiasi ma Sara Gama, icona del calcio femminile, simbolo di chi sa trasformare le difficoltà e i pregiudizi in forza; emblema di chi ha un sogno, un’ambizione ed è disposto al sacrificio; volto di donne che oltre al corpo -nel suo caso una corporatura che l’ha aiutata a diventare un difensore di fama mondiale-  coltivano la mente e sono consapevoli che occorre preparaziane -e nel suo caso allenamento continuo-  per conseguire traguardi importanti.

gama juve nazionale
fonte immagine: profilo twitter ufficiale @SaraGama_ITA

Non a caso, oltre a essere capitano della Nazionale femminile di calcio e capitano delle Juventus Women, oltre a vantare un curriculum calcistico di un certo livello, con esperienze maturate anche all’estero, Gama è laureata in Lingue e Letterature straniere e siede in consiglio federale dal 2017.

“…Giocare a calcio è un lavoro che aiuta ad abbattere stereotipi però noi non abbiamo iniziato per questo, quanto per seguire una passione.
Poi abbiamo dovuto affrontare stereotipi ma anche ostacoli logistici…”

Sara ha seguito la sua passione e ha saputo dribblare gli ostacoli ma non si è fermata e ha compreso che quella sua passione necessitava di lei affinchè molti di quegli ostacoli potressero cadere per sempre.

E così Sara è diventata una dei volti del cambiamento.

“ Noi siamo la generazione della svolta perché prima c’è stato un buio di più di 20 anni.
E noi stiamo portando oggi il calcio femminile nella casa di tutti quanti.
Soprattutto i genitori cambiano la prospettiva, portano le bambine a giocare.
Siamo quelle che stanno sdoganando questo sport.
In quel senso siamo la generazione della svolta”.

Forbes, nel 2019,  l’ha inserita tra le 100 donne più influenti d’Italia e, la Mattel l’ha eletta fonte di ispirazione per le future generazioni femminili dedicandole una Barbie

Questo perchè Sara ci ha sempre messo la faccia (e la sua favella dall’accento triestino) lottando per il calcio femminile, cercando di sensibilizzare, come fa un’ ambasciatrice consumata. 

“Tra il 2015 e il 2016, ci sono state una serie di concomitanze positive e di persone giuste al posto giusto nel momento giusto: Milena Bertolini prima a Brescia e poi sulla panchina della Nazionale, Michele Uva in Figc, Damiano Tommasi all’Associazione Italiana Calciatori. Da allora tutto è cambiato. Però i semi erano stati seminati in precedenza e si sono cominciati a raccogliere i primi frutti.”

Il movimento femminile italiano, in grande crescita in questi ultimi anni, spinto dal boom generato al Mondiale 2019 ora attende il passaggio al professionismo previsto per il 2022. 

sara gama
fonte immagine: profilo twitter ufficiale @SaraGama_ITA

In questa ottica la sua nomina, in un settore totalmente maschile, è un riconoscimento importante che solo pochi anni fa sembrava quasi impossibile da ottenere e rappresenta un segnale per i diritti delle donne.  

 “…Sogno il giorno in cui diremo solo calcio senza declinare il genere…”.

La strada è lunga ma Sara lavorerà con la caparbietà che la contraddistingue affinchè ciò, prima o poi, avvenga.

Gama affiancherà Umberto Calcagno, con un passato da giocatore della Sampdoria ed un presente da avvocato che sostituirà, per il prossimo quinquennio, l’uscente Tommasi nel ruolo di presidente dell’Associazione italiana calciatori.

“Ricordati che puoi essere tutto ciò che desideri”
Sara Gama per lo spot Juventus con Barbie

 

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