Numeri che invitano a sognare in grande per i doriani

Paragoni che mettono i brividi ai tifosi, accostamenti solo fino a qualche mese fa inimmaginabili anche dai più ottimisti. Eppure i numeri parlano chiaro, questa Samp è realtà ed è reduce da quattro vittorie consecutive casalinghe come solo la “Sampdoro” di Boskov era riuscita.

Ma c’è di più… gli attuali 17 punti della squadra di Giampaolo (che ricordiamoci, ha una gara in meno), sono gli stessi totalizzati dopo 8 giornate dal gruppo di Del Neri che terminò la stagione al quarto posto col raggiungimento dei preliminari di Champions League.

Poco importa se ora c’è la difficile trasferta a Milano contro un’Inter che punta al primo posto: meglio di così i blucerchiati non potevano arrivarci. Con il morale alle stelle dopo le prove di carattere contro l’Atalanta formato Europa League e il modesto Crotone.

Proprio contro i calabresi Quagliarella e compagni hanno convinto tutti: lo scorso anno la pecca di questo gruppo era l’affrontare le “piccole” sottotono, non riuscendo quasi mai a far valere nettamente la propria superiorità. E, invece, contro i calabresi si è vista una formazione giocare da big, non concedendo nulla agli avversari e segnando pure con il difensore Ferrari da palla inattiva, su punizione, come mai era capitato alla Samp di Giampaolo.

Piccola rivincita anche per il tecnico contro le malelingue che hanno sempre affermato quanto le sue squadre faticassero parecchio al secondo anno di gestione. Il suo modo quadrato di far giocare, fatto di rodati automatismi, è evoluto quest’anno anche grazie all’esperienza maturata lo scorsa stagione. Un gruppo formato da uno zoccolo duro a cui si sono aggiunti elementi come Zapata che stanno avendo la possibilità di mostrare il loro valore come mai avevano fatto prima.

Certo, la strada è ancora lunga ma, come recitava uno striscione che capeggiava in Sud qualche anno fa ricordando una canzone di Vasco : fantasie, fantasie che volano libere

Claudia Carrega