Tenersi lontane dalle brutte sorprese e, chissà, sognare l’assalto all’Europa League. È questo, in sintesi, l’obiettivo che accomuna Genoa e Sampdoria in vista della partenza della Serie A 2018-2019.

I ragazzi di Giampaolo lo scorso anno sono riusciti a far sognare i tifosi per gran parte della stagione, lottando e restando ancorati alle posizioni di classifica che avrebbero consentito alla Sampdoria di approdare in Europa League. Purtroppo, però, un grosso calo di forma, accompagnato da qualche pecca in fatto di mentalità e personalità dell’organico, hanno fatto sì che Quagliarella e compagni incappassero in una serie di risultati negativi che, accompagnati dal recupero di Milan e Atalanta, hanno infranto il sogno europeo del club di Ferrero.
Nella prossima stagione si proverà a ripartire proprio da qui, dalla volontà di sorprendere nuovamente tutti con il gioco ben organizzato del tecnico di origini svizzere che, dopo essere stato accostato a lungo al Napoli, è rimasto in Liguria e proprio lui dovrà rappresentare la colonna portante del nuovo progetto Samp, che dovrà fare inevitabilmente i conti con le partenze pesanti di Torreira e Zapata.

Sul fronte Genoa, innanzitutto l’imperativo è evitare i patemi della scorsa Serie A quando, dopo una partenza decisamente infelice che aveva relegato i rossoblu addirittura in zona retrocessione, il patron Preziosi decise di effettuare un avvicendamento in panchina, esonerando Juric e richiamando Ballardini che, per l’ennesima volta, è riuscito a risollevare le sorti della squadra, traghettandola con pragmatismo e concretezza verso la salvezza.
Per la Serie A 2018-2019 sembra che – a fronte di addii importanti come quello di Perin – sia stata allestita una rosa di maggiore esperienza, accompagnata da giovani e interessanti talenti. Se l’allenatore ex Lazio riuscirà a convogliare al meglio queste due “anime” dell’organico, il Grifone potrebbe realmente tornare a competere per la parte destra della classifica.

Sampdoria: Defrel è il nuovo gioiello

Non sarà facile – ma nemmeno impossibile – per la Sampdoria ripetere il brillante campionato della scorsa stagione, tentando nuovamente di inserirsi nella lotta per la zona Europa League.
Guardando al mercato, l’uscita più pesante per i blucerchiati è stata indubbiamente quella di Torreira, ceduto all’Arsenal per 30 milioni di euro, dopo un lungo ma vano corteggiamento del Napoli. Il centrocampista uruguaiano era il faro della linea mediana organizzata da Giampaolo, il quale ora dovrà provare non solo a trovare un valido sostituto nell’organico a sua disposizione, ma anche un sistema di gioco che possa sopperire alla mancanza del 22enne sudamericano.

Per fortuna il presidente Ferrero è riuscito a trattenere l’altro talento del centrocampo, Praet, a lungo inseguito dalla Juventus, mentre sarà necessario ritrovare il miglior Linetty che, nella prima parte della scorsa Serie A, è stato preziosissimo nello scacchiere tattico del mister doriano.
Nel corso di questa finestra estiva del calciomercato, la Sampdoria per il centrocampo è riuscita a mettere le mani su Jankto, giocatore ceco di 22 anni, reduce da un’ottima annata tra le fila dell’Udinese. Approdato in Liguria in prestito, l’ex friulano garantirà corsa, potenza e anche qualche sortita importante in zona offensiva, giacché non disdegna gli inserimenti in attacco con reti che potrebbero risultare decisive. Molto importante anche l’acquisto dello svedese (pagato 2,5 milioni di euro per strapparlo all’Amburgo), che vanta già diverse esperienze nel massimo campionato (Juventus, Bologna e Cagliari) e che, dunque, è già pronto per contendersi una maglia da titolare e prendere in mano la linea mediana.
E se la Juventus ha acquistato Cristiano Ronaldo, la Samp ha risposto con un altro Ronaldo, Vieira, ventenne di belle speranze acquistato dal Leeds per 6,5 milioni di euro più 0,5 di bonus.

L’addio di Torreira era stato ampiamente preventivato dalla dirigenza e dai tifosi blucerchiati, mentre è risultato piuttosto sorprendente il trasferimento di Duvan Zapata all’Atalanta per 14 milioni di euro. Il centravanti colombiano era stato a lungo nel mirino di club europei come Borussia Dortmund e Siviglia, ma con un colpo di coda i bergamaschi sono riusciti ad aggiudicarsi le sue prestazioni, privando i doriani di un bomber forte fisicamente con un ottimo fiuto del gol.
Dunque, per la Serie A 2018-2019 Giampaolo potrà sicuramente contare sul “solito” Quagliarella, al quale verrà affiancato quello che, ad oggi, rappresenta il vero colpo di mercato del patron Ferrero, ovvero Defrel. L’ex Sassuolo non è riuscito ad ambientarsi al meglio alla Roma, e ha deciso di rilanciare le proprie ambizioni accettando la sfida blucerchiata, giungendo in Liguria in prestito. Se dovesse ritrovare la forma e le giocate dei giorni migliori, l’attaccante francese potrebbe essere l’arma in più a disposizione del tecnico doriano per scardinare le difese avversarie. Con lui e Quagliarella, sicuramente la Samp avrà un reparto offensivo più “leggero”, ma anche tecnicamente più qualitativo rispetto allo scorso anno.

Guardando al reparto difensivo, non si può non segnalare l’addio del portiere Viviano che ha ceduto alle lusinghe dello Sporting Lisbona. Per sostituire l’esperto estremo difensore toscano, la società genovese ha puntato innanzitutto su Audero, giovane talento indonesiano di proprietà della Juventus di cui si parla un gran bene. Attenzione, però, anche a Rafael, ex estremo difensore del Napoli, svincolatosi dal club partenopeo dopo un’esperienza decisamente al di sotto delle aspettative. Il 28enne sudamericano ha sicuramente voglia di mettersi in mostra e di confermare tutte le qualità che gli erano state riconosciute quand’era stato acquistato dalla squadra azzurra.

In difesa, dopo aver salutato Ferrari e Silvestre, la Sampdoria ha investito soprattutto su Colley, gigante 25enne del Gambia, ex Genk, costato 7 milioni di euro più 2,5 di bonus. Definito il “nuovo Koulibaly”, dovrà essere lui il nuovo punto di riferimento della retroguardia blucerchiata.
Importanti le permanenze di Andersen che, nella seconda parte della scorsa stagione ha dimostrato di essere già pronto per la Serie A nonostante la giovane età (22 anni) e, sugli esterni, del polacco Bereszynski.

Defrel, nuovo attaccante della Samp.

Genoa: Piatek potrebbe essere il nuovo Milito

Campionato tranquillo, lontano dai bassifondi e, chissà, un piccolo sogno di agguantare l’Europa. Come nel caso della Sampdoria, anche il Genoa quest’anno partirà soprattutto dall’importante conferma del tecnico. Davide Ballardini, dopo essere riuscito ad allontanare la squadra dalla zona retrocessione, nonostante numerose voci di mercato lo volessero lontano dal Grifone, ha ottenuto con i risultati la permanenza sulla panchina rossoblu, ed ora finalmente potrà guidare la squadra dopo aver allestito un organico maggiormente adatto alla sua idea di gioco.

La cessione di Perin era nell’aria ormai da tempo, e alla fine il portiere di Latina ha deciso di accasarsi alla Juventus, che ha speso 12 milioni di euro per il suo cartellino. Dunque, fin da subito Preziosi e i suoi collaboratori hanno dovuto reperire l’erede dell’ex capitano, puntando su un mix di esperienza e gioventù per difendere i pali del Grifone. Dopo 7 stagioni, Federico Marchetti si è svincolato dalla Lazio e ha deciso di sposare la causa genoana. Sulle doti e sulla maturità dell’estremo difensore veneto non si discute, ma il grande interrogativo è rappresentato dalle sue condizioni fisiche. Marchetti, infatti, è reduce da diversi infortuni che l’hanno costretto a rimanere lontano dai campi di gioco per molto tempo, dunque è fondamentale che in questi primi mesi all’ombra della Lanterna abbia ritrovato la forma migliore per indossare una maglia da titolare. Alle sue spalle, scalpita il 21enne rumeno Radu, preso in prestito dall’Inter dopo una buona stagione all’Avellino.

Se i tifosi genoani hanno dovuto salutare Perin, allo stesso tempo hanno potuto riabbracciare Mimmo Criscito, che ha deciso di lasciare lo Zenit San Pietroburgo dopo 7 anni, rifiutando anche la corte dell’Inter pur di tornare ad indossare la maglia rossoblu. Una bella dimostrazione d’amore per questi colori, ma soprattutto un innesto di qualità e grande esperienza per Ballardini, che potrà fare riferimento su un giocatore che dovrebbe migliorare la mentalità e la personalità dell’intero organico. A proposito di maturità, da segnalare anche l’arrivo in prestito dal Benfica di Lisandro Lopez: il difensore argentino, reduce da un’infelice esperienza all’Inter, avrà la possibilità di giocare da titolare in Liguria, e di diventare il nuovo baluardo difensivo del Genoa. Questi innesti non dovrebbero far rimpiangere troppo le cessioni di Izzo al Torino e di Rossettini al Chievo.

Da tenere d’occhio il nuovo centrocampo del Genoa: l’unico addio importante è stato quello di Bertolacci, mentre allo stesso tempo sono state effettuate delle operazioni importanti in entrata. Ad esempio, Preziosi è riuscito a battere una nutrita concorrenza e alla fine ha comprato Sandro, 29enne mediano brasiliano ex Tottenham, che lo scorso anno, arrivato a Benevento nel mercato invernale, si è subito ambientato nel calcio italiano, diventando uno dei punti fermi della formazione sannita. Con la sua esperienza e fisicità, Sandro sarà uno dei titolari del centrocampo rossoblu, nonché un ottimo frangiflutti in mediana. Da tenere d’occhio anche Romulo: l’ex Verona viene da alcune stagioni al di sotto delle aspettative, ma ciò non vuol dire che non sia un calciatore in grado di fare la differenza sulla fascia destra quando sta bene. Ballardini proverà a sfruttarne non solo le doti in fase difensiva, ma anche le sue sgroppate sugli esterni e i cross che potrebbero risultare decisivi per le punte.

Grandi speranze, infine, nutrono i tifosi rossoblu per il reparto d’attacco.
Nella stagione conclusasi da poco, il Genoa ha patito la mancanza di un bomber di razza, di un calciatore in grado di trascinare la squadra a suon di gol, patendo un pizzico di mancanza di concretezza sotto porta. Se negli ultimi scampoli dello scorso anno si era messo in mostra Medeiros, 24enne attaccante portoghese autore di reti importanti e giocate di livello, quest’estate genoana ha acceso i riflettori su Piatek, centravanti di 23 anni prelevato dal Cracovia per 3,5 milioni di euro di cui si parla un gran bene. Il ragazzo, al momento, ha confermato le attese che ruotano intorno a lui, dimostrando di avere uno spiccato fiuto del gol, con qualcuno che l’ha già paragonato al grande ex Diego Milito. Nel frattempo, il club genovese è riuscito ad acquisire in prestito anche Favilli dalla Juventus, centravanti di 21 anni dotato di ottime qualità in prospettiva, reduce da un precampionato positivo con la maglia bianconera.

Piatek, nuovo bomber del Genoa.

Patrizia Gallina