Il Senegal ha disputato un girone di tutto rispetto nel proprio Gruppo H: quattro punti, con un successo, un pareggio ed un ko collezionati. Questo risultato finale, però, era il medesimo presentato dal Giappone al termine del girone e avendo entrambe le nazionali una parità oltre che di risultati ( scontro diretto compreso)  anche di differenza reti, è stata applicata la nuova regola stabilita dalla Fifa: quella del fair play. 

 

(immagine corriere dello sport)

Il criterio, che ha fatto il proprio debutto nell’edizione corrente della Coppa del Mondo di Russia, prevede che in una situazione analoga a quella di Senegal e Giappone si debba  tenere conto del comportamento in campo dell’organico per stabilire chi abbia diritto al passaggio del turno: chi ha ricevuto  meno cartellini sanzionatori può andare avanti nel percorso mondiale.

In questo modo il Senegal ha visto svanire la proprio opportunità di giocarsi gli ottavi di finale contro il Belgio per aver ricevuto sei cartellini, due in più della nazionale nipponica. Una differenza minima che proprio non è andata giù al Senegal che, come riportato dall’Ansa, avrebbe fatto conoscere il proprio disappunto mediante due lettere recapitate all’indirizzo della Fifa.

La Federazione senegalese recrimina il comportamento del Giappone durante la partita andata in scena contro la Polonia che, a detta loro, sarebbe terminata per i nipponici un quarto d’ora prima del triplice fischio, data  la consapevolezza degli stessi del risultato in atto nell’altro match –  quello tra Senegal e  Colombia –  che si stava svolgendo contemporaneamente e valido per il passaggio agli ottavi.

L’ANSA  riporta uno stralcio di una delle lettere in questione: ““La Federazione ritiene che la nazionale giapponese abbia smesso letteralmente di giocare contro la Polonia non appena il risultato della partita parallela si è volto a loro favore: siamo delusi dalla mancanza di fair play del Giappone. In futuro la Fifa deve punire le squadre che giocano così”.

Un comportamento non nel perfetto stile Fair Play che pur è stato loro riconosciuto.

Questa regola non è stata digerita non solo dal Senegal ma da una parte sostanziale di spettatori e addetti ai lavori, secondo i quali  potrebbe ben influire sul comportamento nel rettangolo verde di gioco delle squadre interessate e coscienti della stessa. Il giornale inglese “The Sun” rivela che, a seguito di questa innovativa applicazione del criterio, si è espresso il responsabile delle manifestazioni Fifa Colin Smith, che ha così commentato:” “La regola del Fair Play è stata adottata in Russia per la prima volta. Al termine del torneo la correggeremo, ma non in modo sostanziale, perché la nostra intenzione è evitare di ricorrere al sorteggio. Riteniamo che le squadre meritino di andare avanti in base a ciò che dimostrano di sapere o non sapere fare sul campo, non sulla base di un’ estrazione”.

Una modifica annunciata che, però, accontentando una parte   potrebbe scontentare l’altra;  d’altronde parliamo di calcio e si sa: a sorridere non si è mai in due.

Chiara Vernini