L’Iran al suo arrivo in Russia ha trovato una brutta sorpresa

La Nike, celebre multinazionale americana che produce calzature e abbigliamento sportivo e che veste squadre di calcio di club e di nazionali, non ha potuto far recapitare alla nazionale iraniana la fornitura di scarpini per il Mondiale a causa di problemi diplomatici tra USA e Iran: “Le sanzioni decise dal governo USA comportano che la Nike, in quanto azienda statunitense, non possa fornire scarpini ai giocatori dell’Iran”, questo il comunicato.

(immagine Getty)

Al centro del problema sulla fornitura c’è l’accordo nucleare non raggiunto tra le due nazioni e la decisione del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump di ridurre gli import-export con l’Iran.

L’Iran scenderà in campo domani contro il Marocco e nel frattempo i giocatori si sono organizzati comprando a loro spese scarpini nuovi o chiedendoli in prestito alle altre nazionali. Il 60% dei giocatori di calcio del Mondiale di Russia 2018 indossano scarpini della Nike, quindi non è stato un problema per gli iraniani recuperarne di nuovi.

Il CT Queirotz ha parlaro di “decisione ingiusta e dolorosa”, non senza ragione: “Questa condotta arrogante contro 23 ragazzi è assolutamente ingiustificata. Siamo solo manager e calciatori e non dovremmo essere coinvolti in questo tipo di questioni”, ha sottolineato.

Il Mondiale di calcio unisce, tuttavia,  ciò che la diplomazia internazionale divide.

Gisella Santoro

immagine di copertina: andreatorrisi.com