Islanda-Croazia

I ragazzi di Dalic si godono intanto il primato del Gruppo D arrivato con una facilità che forse nessuno si aspettava. Si ritrovano nell’ultima gara a sfidare gli Islandesi, gli stessi che nelle  qualificazioni avevano tolto loro il primo posto.

Islanda e Croazia si sono difatti scontrate all’interno dello stesso girone di qualificazione, il Gruppo I: una vittoria per la Croazia, e una per l’Islanda. La Croazia, favoritissima,  si ritrovò invece ai playoff proprio per l’incredibile tabellino di marcia degli Islandesi che chiusero in testa. Fu allora che la Croazia trovò sul suo cammino l’uomo che sta facendo la differenza senza che  lo si aspettasse da lui: il Commissario Tecnico.

                              Il dodicesimo uomo croato: CT Dalic

Quando è arrivato a sostituire Ante Cacic, Zlatko Dalic era poco più che un perfetto sconosciuto, tanto che l’esonero – arrivato per non aver conquistato il primato del gruppo di qualificazione – era sembrato quanto mai azzardato. La Federazione croata non aveva tollerato l’aver messo a repentaglio l’ approdo in Russia e aveva cambiato in corsa con tutti i rischi del caso.

Eppure a oggi Dalic sembra un veterano, il vero valore aggiunto di questa Nazionale: rigido, severo, ma capace di infondere grande pacatezza e massima fiducia ai suoi. Non è passata inosservata la determinazione e la fredezza con cui, alla minima insubordinazione, ha rispedito in Italia Kalinic: “Ho bisogno di uomini sani”, ha chiuso, laconico, dimostrando a tutti che non ha alcuna paura di prendere decisioni drastiche.

Pur tenendo in mano la situazione non rinuncia a ascoltare i consigli dei suoi uomini più esperti – vedi Rakitic e Modric – e predica sempre calma e positività: insomma, un commissario tecnico di tutto punto, che ha saputo imparare in fretta e soprattutto è perfettamente a suo agio in questo clima imponente del Mondiale.

Dalic ha annunciato la possibilità di un robusto turnover nella partita di martedì: “Vogliamo arrivare primi nel girone, ma dobbiamo anche prenderci cura di noi stessi. Ci saranno cambi nella formazione“. Con queste parole il tecnico tende la mano alla Nazionale Islandese che, in caso di vittoria, potrebbe passare il turno – a patto che la Nigeria non vinca contro l’Albiceleste. Senza voler per forza gridare al biscotto, un po’ di preoccupazione, per l’Argentina, è automatica: come se già non ne avesse abbastanza.

Martedì, alle 22 di sera, potremo tirare le somme.

Daniela Russo