“Il talento è una fonte da cui sgorga acqua sempre nuova. Ma questa fonte perde ogni valore se non se ne fa il giusto uso” – L. Wittgenstein

La rubrica Meteore e Stelle nascenti torna in un format rivisitato e adattato ai Mondiali di Russia 2018, con lo scopo di accompagnarvi, girone per girone, alla scoperta di giovani talenti, che avranno la possibilità di mettersi in mostra sotto la lente d’ingrandimento dei top club mondiali

Il Mondiale di Russia 2018 è incominciato nel modo migliore e in un battito di ciglia ci ritroviamo catapultati alla vigilia delle ultime gare decisive per il passaggio agli ottavi di finale. Nel Girone che ci apprestiamo a prendere in esame nella rubrica “Talenti Mondiali”, il Gruppo D, la Croazia è l’unica qualificata, con due vittorie su due. L’Argentina (ferma ad 1 punto), si giocherà il tutto per tutto con la Nigeria. L’Islanda sembra avere il compito più difficile: quello di battere la prima del girone.

Argentina

L’Albiceleste di Jorge Sampaoli è di gran lunga la Nazionale che ha deluso di più arrivati a questo punto del Mondiale. Si parla di ammutinamento dei giocatori dopo la partita persa contro la Nigeria, un vero e proprio tentativo di golpe interno, salvo poi essere stato smentito dallo stesso Presidente dell’AFA, Tapia, in conferenza stampa (Sampaoli assente ingiustificato).

Zimbio

La Selecciòn sta pagando il mancato ricambio generazionale tanto auspicato, seppur in squadra possano contare su stelle di valore internazionale, Messi in primis.
Cristian Pavon, tra i talenti, è il più cristallino. Ala classica, rapido e agile, si è laureato campione d’Argentina con il suo Boca Juniors a suon di gol e assist: rispettivamente 6 e 11 nell’ultimo campionato. El Kichan quasi certamente non verrà schierato dal primo minuto contro la Nigeria, ma una partita storta non può compromettere il percorso di questo ragazzo classe 1996, che dalle parti della  Bombonera è considerato un vero e proprio idolo. Siamo quasi certi che secondo le ultime indiscrezioni non verrà schierato dal primo minuto contro la Nigeria. Stimato dai dirigenti di mezza Europa, interessa alla Juve al Manchester City e al Barcellona. Ma ad oggi il presidente Daniel Angelici chiede i 30 milioni della clausola rescissoria.

Croazia

Talento e concretezza la squdra di Dalic sembra avere tutto per andare avanti in questa competizione. Dopo essersi qualificata facilmente agli ottavi in molti la danno come una delle papabili vincitrici di questa edizione dei Mondiali. Una Nazione con un estensione territoriale che è inversamente proporzionale alla sua potenza calcistica e che insidia paesi con un peso politico e economico ben maggiore.

EPA/ARMANDO BABANI EMBARGO CONDITIONS

La sfida con l’Islanda, che difficilmente potrebbe compromettere il cammino fin qui svolto dai croati, potrebbe essere l’occasione per vedere in campo, probabilmente subentrando a gara in corso, Marko Pjaca, ala sinistra classe 1995. Il giovane talento di proprietà della Juventus è reduce dall’esperienza in prestito allo Schalke 04 (solo 2 gol). Ad oggi sembra che tutto il suo potenziale debba ancora esplodere complice il grave infortunio al ginocchio rimediato l’anno passato, che non sembra ancora del tutto superato. Fortunatamente il mondiale è ancora lungo per la Croazia è Pjaca può contare su dei compagni di squadra di calibro internazionale, da cui può imparare molto. Su il giovane attaccante in questi giorni c’è il forte pressing della Fiorentina, che avrebbe deciso di mettere sul piatto 25 milioni di euro: 7 per il prestito oneroso con riscatto fissato a 18. Una bella cifra che difficilmente i dirigenti bianconeri rifiuteranno, diritto di recompra permettendo.

Nigeria

La Nazionale guidata da Rohr, vincendo contro l’Islanda è salita a quota 3 punti nel girone D. Alla Nigeria basterebbe anche solo uno 0-0 contro l’Argentina per raggiungere gli ottavi e  centrare una qualificazione storica.
Ahmed Musa (attaccante classe 1992), a segno con una pregevolissima doppietta contro l’Islanda, e miglior marcatore nigeriano nella storia dei Mondiali con quattro gol è convinto di poter centrare l’obbiettivo: “Ogni volta che gioco contro l’Argentina, ogni volta che Messi gioca contro di me, segno. Quattro anni fa in Brasile, quando Messi ha giocato contro di me, ho segnato due gol. Quando sono andato al Leicester City ho giocato contro il Barcellona e Messi era in campo, ho segnato due gol, quindi penso che tutto possa succedere”.

Metro

Kelechi Iheanacho, attaccante 21enne del Leicester City, è uno dei talenti migliori del calcio nigeriano e che nella prossima partita da dentro e fuori, potrebbe essere l’arma in più delle Super Aquile. Nell’ultima stagione con la maglia dei Foxes ha realizzato solo 3 gol in Premier League. Il classe 96’ ha però stupito tutti in FA Cup siglando 4 reti in 5 partite. Probabile quindi che il numero 8 riesca a dare il meglio di sé nei tornei di breve durata. Il Mondiale non sarà l’Fa Cup ma i tifosi africani possono sognare.

Islanda

Gli islandesi hanno dimostrato di essere tutto tranne che degli sprovveduti. Gli uomini del nord come loro stess ci hanno raccontato, sono abituati a dover affrontare le maggiori insidie sulla loro isola così poco adatta all’insediamento umano e giocare questo Mondiale rappresenta già di per se una vittoria. A quota un punto in questo girone, sono riusciti a fermare l’Albiceleste ma sono crollati contro la Nigeria. Aritmeticamente sono ancora in lotta per un posto agli ottavi. Ma attenzione a dare per morta la formazione guidata da Hallgrimsson, abituata a ad esplodere come un geyser non appena sopraggiunge l’occasione.

Albert Gudmundsson, classe 1997, è sicuramente il talento di maggior prospettiva della nazionale islandese. Centrocampista offensivo dotato di buona tecnica individuale , nell’ultima stagione con la maglia della seconda squadra del PSV Eindhoven ha convinto tutti: 9 gol e 8 assist in 15 partite. Questi numeri incoraggianti gli hanno permesso di essere convocato in prima squadra: nove partite disputate condite da due assist in Eredivisie. Il giovane non è ancora stato schierato in questa competizione, il numero 4, dati alla mano, merita anche lui la sua vetrina mondiale.

 

Mariachiara Rossi