Ha ormai piu di 60 anni El Clàsico, la storica rivalità  tra Barcellona e Real Madrid. Nasce infatti negli anni 50  ma raggiunge il top nel 1961 quando il Barcellona interrompe l’egemonia europea del grande Real Madrid, eliminandolo nei quarti di finale della coppa dei campioni, la nostra attuale Champions League. Da qui prende il via un lunga serie di dispetti,  di risultati storici umilianti fino ad arrivare al 2011, quando la rivalità tra i due club avrà un’impennata senza precedenti.

In palio non c’è più solo la Liga o la Copa del Rey ma la possibilità di un triplete con smacco ai più acerrimi rivali. Un traguardo che, se raggiunto, rimarrebbe indelebile nella storia del calcio mondiale incidendo i nomi delle rose e degli allenatori nella memoria del club, con possibilità di monumenti celebrativi sparsi per le due città. Nel corso degli anni il calcio spagnolo è diventato il migliore al mondo, e la Spagna, l’Europa, il Mondo sono pronti al grande spettacolo che racchiude una storia appassionante e accattivante con le due filosofie calcistiche che fino a poco tempo fa erano  perfettamente riassunte d due uomini guida: Guardiola e Mourinho. Due grandi allenatori per due grandi giocatori che più di tutti hanno alimentato in passato e nel corso degli anni  le fantasie calcistiche e non solo dei tifosi ma anche degli sportivi in generale: Leonel Messi, detto “la pulce” e Cristiano Ronaldo. Amatissimi fin dal loro arrivo nelle relative squadre non solo dai propri tifosi ma da tutti coloro che seguono il  calcio perché rappresentano una rivalità sana, che permette ai due fuoriclasse di dare il meglio di se in ogni scontro diretto per dimostrare a suon di gol chi è il migliore. Si viaggia su medie gol stratosferiche, ogni anno la loro sfida si fa sempre più agguerrita per aggiudicarsi non solo i titoli sul campo ma anche fuori. Ne è una prova il pallone d’oro, prestigioso premio assegnato ogni anno da una giuria al miglior calciatore del mondo. Messi ne è il protagonista aggiudicandosene 4 di fila, dal 2009 al 2012 fino all’anno scorso quando gli viene strappato proprio da Ronaldo, che lo sorpassa anche come numero di gol segnati in campionato: 69 gol contro i 45 della Pulce.  Insieme fanno un numero impressionante di gol  per una sola stagione. Sembrano degli extraterrestri, forti, indistruttibili. Ma anche loro si fanno male e cosi succede a Messi, che si è ben ripreso dopo l’infortunio, tornando a segnare come in passato. E mica un goal. Doppiette e triplette come ci ha abituato negli ultimi anni. Quanti goal ha fatto Messi? Domanda semplice e dovuta ad ogni successo dei blaugrana. Sulla sponda opposta, con l’arrivo di Ancelotti al Real Madrid, il portoghese, già fortissimo di suo, diventa ancora più devastante: capocannoniere in Champions League,  raggiunge il podio dei cannonieri di sempre nella massima competizione europea. Per il Pallone d’Oro si candida fortemente, stavolta per il primo posto. E pensare che Messi non lo voleva nessuna squadra perché piccolino, magro e per di più malato. Eh si perché il grande Leo ha una malattia che ne ha compromesso la crescita, lasciandolo a solo 1,69 cm., statura che gli ha fatto acquisire il nome di “pulce”. Nonostante questo però nel Barcellona ha trovato una famiglia che ha creduto in lui e lui lo ha ripagato come credo neanche la migliore delle ipotesi avrebbe potuto prevedere.  E’ diventato la bandiera della squadra, con un valore di mercato che sfiora qualche centinaio di milione di euro. Il suo percorso verso il titolo di giocatore più forte della storia è stato però ostacolato da un altrettanto leggendario campione, che è più bello, più alto e certamente più apprezzato dal pubblico femminile. Arrivato dal Manchester United, ha subito conquistato il cuore dei tifosi del Barca dimostrando forza, cuore, coraggio e dedizione verso una squadra che gli ha permesso di dimostrare ancora un volta il suo immenso valore.  Una sfida, quella tra Ronaldo e Messi che continuerà a farci sognare, perché in fondo  il calcio è anche questo.

Barbara Roviello Ghiringhelli