Al Parco dei Principi andrà in scena il match Romania-Svizzera della seconda giornata del gruppo A. La formazione guidata dall’ex Lazio Petkovic, al comando del girone insieme ai francesi, sfiderà una solida e compatta Nazionale romena. La squadra di Iordanescu, infatti, stava quasi per riuscire a conquistare un punto molto importante – negato dal trequartista Payet –  all’esordio contro i Bleus.

I Tricolorii, se dovessero riuscire a replicare quanto fatto in occasione del match Francia-Romania, potrebbero mettere in difficoltà i rossocrociati, minando in qualche modo le loro certezze di qualificazione.

Con molte probabilità Romania e Svizzera si disporranno a specchio con un 4-2-3-1.

ROMANIA – La linea difensiva romena sarà formata dai terzini Rat e Sapunaru e dai centrali Chiriches e Grigore. Il difensore Razvan Rat si è spesso reso pericoloso sulla sua fascia di competenza, soprattutto nella prima frazione di gioco di Francia-Romania; contro la Svizzerà dovrà essere bravo in fase di contenimento per le sovrapposizioni degli esterni Lichtsteiner e Shaqiri. Cristian Sapunaru, al contrario del collega di ruolo, ha perso quasi tutti i duelli individuali in copertura; in fase offensiva non è mai riuscito a creare la superiorità numerica con l’esterno destro d’attacco, Adrian Popa.

Il centrale di proprietà del Napoli, Vlad Chiriches, ha messo in campo una prestazione senza sbavature accompagnata anche dall’ottima capacità di lettura delle giocate avversarie. Iordanescu però farà sicuramente affidamento sul difensore Grigore che, in occasione del match Francia-Romania, è intervenuto quasi sempre in area di rigore su ogni pallone; il gol del vantaggio della Francia è nato proprio in occasione della mancata marcatura di Grigore su Giroud, in quanto il centrale difensivo è stato costretto a marcare un altro avversario. In mediana i romeni si predisporranno con  Hoban e Pintilii. In occasione del match disputato contro la Francia di Deschamps, i due mediani sono stati bravi a far da scudo dinanzi alla difesa; Pintilii ha dimostrato inoltre di saper anche fornire ottimamente il tridente dei trequartisti che supportano Andone. I tre giocatori dietro la prima punta potranno essere:  Popa a destra, Stancu a sinistra e Stanciu immediatamente dietro il centravanti. Ad Adrian Popa spetterà creare gli spazi di inserimento per i compagni di reparto, sperando che Stancu riesca a concretizzare le occasionissime che gli si presenteranno in area di rigore, evitando di sprecarle come è già successo dinanzi a Lloris, portiere dei Bleus. L’uomo di maggior qualità in attacco sul quale la Svizzera dovrà prestare particolare attenzione è senz’altro il trequartista dello Steaua Bucarest, Stanciu. L’allenatore romeno, però, potrà decidere di non riconfermare, dalla trequarti in poi, gli stessi giocatori, i quali hanno ampiamente deluso le aspettative offensive del ct.

SVIZZERA – I rossocrociati si disporranno probabilmente in campo con una linea difensiva a 4 composta dallo juventino Lichtsteiner a destra, dal centrale di destra Schar che ha regalato 3 punti importantissimi alla sua formazione nel match contro le Aquile, dal terzino sinistro Rodriguez e dal difensore centrale di sinistra Djourou. Quest’ultimo è la vera pedina debole del reparto arretrato che, con letture e movimenti sbagliati, stava per determinare il pareggio degli albanesi nella prima giornata del girone A.

Nei due di centrocampo, tra le fila rossocrociate, troveremo certamente Behrami, Xhaka . Il primo sarà determinante in fase di contenimento; un enorme apporto soprattutto in fase di possesso palla sarà conferito dall’albanese naturalizzato svizzero, Granit Xhaka, che con qualità e ottimi tempi di gioco sarà l’unico che potrà consentire ai compagni di scardinare la fase difensiva romena.  In attacco la squadra svizzera dovrà cercare di concretizzare la minima occasione da gol, perché la compatta Romania non perdonerà affatto i tantissimi errori sotto porta di Seferovic. La generosa partita di Mehmedi, ma carente sotto l’aspetto qualitativo, potrà indurre il tecnico Petkovic a preferirgli Embolo, seppur adattandolo nel ruolo di ala sinistra; quest’ultimo infatti nell’ultima mezz’ora di gioco è riuscito a creare due clamorosissime occasioni da gol. La vera certezza offensiva è indubbiamente l’esterno Shaqiri, capace di fornire continuamente assist ai compagni. Anche Dzemaili, migliore in campo di Albania-Svizzera, darà sicuramente un grande apporto in termini di inserimenti e dinamicità a favore della manovra offensiva.

Riuscirà la formazione elvetica ad arginare le aspettative di vittoria dei Tricolorii? Tutto sarà nelle mani della difesa, il vero tallone di Achille della squadra di Petkovic. Saranno pronti ad approfittarne i blugiallorossi che vorranno senza dubbio minare le certezze rossocrociate di qualificazione agli ottavi.

 

Valeria Iuliano