Terminata l’avventura alla guida della Nazionale, Antonio Conte siederà sulla panchina del Chelsea e sembra avere già le idee chiare sui nomi dei rinforzi che vorrebbe arrivassero a Londra durante la finestra di calciomercato estivo. Tra i giocatori in cima alla lista dei desideri del ct azzurro vi è certamente il centrocampista della Roma, Radja Nainggolan, il quale durante un’intervista rilasciata al magazine “Nina“, ha confermato l’interessamento nutrito dal futuro tecnico blues nei suoi confronti che, come ha lui stesso rivelato, ha portato a un contatto tra la società inglese e i giallorossi: “Al Chelsea c’è un allenatore che mi ha sempre voluto con sé, ci sono stati dei contatti, ma fino a che non ci sarà un accordo, io ne resto fuori”. L’intesa tra i due club appare essere lontana, considerando come il Chelsea valuti il belga 30 milioni di euro mentre la società romana, la quale non vorrebbe privarsi del calciatore, per sedersi al tavolo delle trattative richiede almeno 40 milioni. Il giocatore, il quale non ha mai negato di trovarsi bene nella Capitale dove gli piacerebbe  vestire ancora la maglia giallorossa, ha poi dichiarato: “Certamente andare al Chelsea è un’opportunità perché posso migliorare come calciatore e finanziariamente, ma il denaro non è la cosa più importante, non credo di poter migliorare la mia qualità di vita. Ho costruito qui la mia casa e in più qui a Roma splende sempre il sole. Rinunciare a tutto questo è difficile. Mi ci vedete lì Inghilterra dove piove sempre?”.

Se Radja deve ancora scoprire quale  avvenire calcistico lo attende, ha già  le idee chiare su cosa farà  una volta appesi gli scarpini al chiodo:“Giocherò fino ai 33 o 34 anni, poi arriverà il momento di stare veramente vicino a mia moglie e ai miei figli, per ora loro hanno avuto solo metà del mio tempo. Spero di poter costruire la mia vita e organizzare le mie finanze in modo da poter vivere bene con quello che ho guadagnato una volta che mi sarò ritirato.  Ero un ragazzo di un quartiere degradato, senza soldi e senza padre, potevo imboccare la strada sbagliata se non avessi avuto alcun talento nello sport. Credo proprio che il calcio sia stato la mia salvezza”. Questo sport, come ha raccontato, gli  ha impedito di intraprendere “la strada sbagliata” e adesso sembra che lo stesso calcio gli stia indicando due direzioni tra le quali potrà scegliere la via migliore per la propria carriera e per il proprio futuro.

Chiara Vernini